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Sessa Aurunca – “Nell’unico intento di salvaguardare i livelli occupazionali e la funzionalità dell’ente di bonifica aurunco, nonché tutelare i produttori agricoli del comprensorio di bonifica i quali, stante la condizione di paralisi gestionale dell’ente, patiranno gravi ripercussioni economiche per le attività del comparto agricolo, esprimiamo un netto dissenso verso le inesistenti azioni di tutela poste in essere dall’amministrazione regionale della Campania”.

Così le organizzazioni sindacali del Consorzio Aurunco di Bonifica sulla situazione di stallo che ha prodotto il blocco delle assunzioni degli stagionali e la mancata fornitura di acqua per le irrigazioni dei campi.

Dopo oltre quattro anni di crisi totale – continuano i rappresentanti dei lavoratori – e ben sette anni di commissariamento da parte della Regione Campania, ci troviamo oggi nella condizione di non poter garantire l’erogazione dei servizi essenziali ai consorziati ed in vista della stagione calda, non poter offrire il fondamentale servizio di irrigazione agli imprenditori agricoli; si badi bene, non a causa dei fenomeni di siccità che hanno colpito il nostro paese negli ultimi anni, ma molto più drammaticamente per un “fenomeno di siccità” finanziaria determinata da pessime gestioni politiche del Consorzio Aurunco di Bonifica.
Più volte abbiamo denunciato questi fatti, in tutte le sedi consentite, dalla Prefettura agli uffici regionali, passando per le associazioni di categoria, ma le nostre rivendicazioni sono state sempre sottovalutate
”.