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Caserta –  Una maestra di 35 anni, in servizio all’istituto comprensivo Edmondo De Amicis di Succivo (Caserta), è stata aggredita dalla madre di un’alunna, che l’avrebbe prima offesa verbalmente e poi strattonata con violenza. L’episodio si è verificato lunedì, ma è stato denunciato dalla docente ai carabinieri di Marcianise nella giornata di oggi. L’aggressione, ha raccontato la 35enne ai militari, è avvenuta lunedì poco dopo le 16, all’orario di uscita dei ragazzi, quando il papà di un’alunna della materna l’ha affrontata in aula dopo aver visto la figlia che piangeva; poco dopo l’uomo è uscito con la bambina lasciando il posto alla moglie, che, infuriata, si è scagliata contro la maestra. La 35enne insegnante ha riferito di aver subito a questo punto una violenta aggressione verbale da parte della madre della piccola alunna, con offese lanciate ad alta voce davanti a tanti genitori con i bambini; dalle parole, la donna sarebbe poi passata ai fatti, strattonando con veemenza la maestra e spingendola verso il muro.

La situazione è faticosamente tornata alla calma anche per l’intervento dei presenti, con la 35enne che si è allontanata ed è stata poi medicata dal 118; non ha comunque riportato conseguenze fisiche, solo un grande stato d’ansia. Sulla vicenda è intervenuto il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “Se una persona picchia l’insegnante della figlia – ha affermato – potrebbe avere problemi tali da impedirgli di crescere ed educare i figli e quindi, al di là delle conseguenze penali, sarebbe necessario che i servizi sociali verifichino se è il caso che quella bimba continui a vivere con quei genitori. Esprimo comunque ‘piena solidarietà’ alla maestra aggredita”. Non è la prima volta che in scuole del Casertano avvengono episodi di violenza con gli insegnanti nel ruolo di vittime. Il primo febbraio scorso, all’Istituto Superiore “Bachelet-Majorana” di Santa Maria a Vico, la professoressa d’italiano Franca Di Blasio fu accoltellata al viso da uno studente 17enne della sua classe che voleva farsi togliere la nota che la docente gli aveva messo perchè non voleva farsi interrogare. L’adolescente è ancora oggi al carcere minorile per lesioni aggravate.