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Minacce, aggressioni e continui messaggi intimidatori sul cellulare. Tutto frutto di una gelosia ossessiva e violenta, andata avanti nei confronti della compagna per sei anni, anche quando la donna aveva deciso di troncare la relazione.
Ora la svolta, con i carabinieri della stazione di Sant’Antonio Abate che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico, nei confronti di un uomo di 52 anni, accusato di atti persecutori e maltrattamenti in famiglia.
Le indagini avrebbero permesso di documentare le condotte che il 52enne avrebbe posto in essere dal 2018 e fino allo scorso 15 aprile ai danni della oramai ex compagna, molestando, perseguitando e pedinando la donna, oggetto di percosse, insulti, minacce di morte e numerosi messaggi sullo smartphone.
Da ciò che hanno potuto appurare i carabinieri, l’uomo avrebbe minacciato di morte l’ex compagna e danneggiato uno pneumatico del suo veicolo con un coltello, arrivando a pedinarla anche in presenza della figlia minore.
In una particolare circostanza, al termine di un inseguimento, sempre secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, l’uomo avrebbe costretto la donna a rifugiarsi in un esercizio commerciale di Angri, dal quale la vittima avrebbe poi chiesto l’intervento dei carabinieri.