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Caserta – “La camorra è la vergogna della nostra terra che ciascuno di noi ogni giorno deve denunciare come il principale cancro cui siamo sottoposti. Tutti, dai cittadini alle istituzioni locali, devono impegnarsi per dimostrare che non è la camorra a comandare sul territorio”. Così il Sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore intervenuto a Caserta, in via San Carlo, pieno centro storico, per inaugurare il ritorno alla fruizione pubblica dell’area sequestrata tre anni fa per reati di camorra, dove è stato realizzato un giardino con l’opera dello street artista Gola Hundun, intitolata “Venti e Correnti”, e un parcheggio interrato su tre livelli. L’opera di Hundun, di circa 400 metri quadrati, ritrae immagini di piante cui l’artista 35enne di Cesena si è ispirato esplorando la botanica presente nella vicina Reggia Vanvitelliana. Rivolgendosi agli studenti del liceo artistico presenti, che hanno collaborato all’opera, Migliore ha detto che “dovete essere voi insieme alle istituzioni locali a dimostrare che questo bene è vostro, e non più della camorra. Riqualificare un bene dei clan e ridarlo ai cittadini è un fatto importante, che solo in Italia facciamo. La lotta alla criminalità organizzata non ha bisogno di eroi, ma di cittadini onesti che tengono al bene collettivo”.

Oggi – spiega Domenico Posca, amministratore giudiziario del bene insieme a Pierluca Bevilacqua – consegnamo alla città di Caserta, all’amministrazione e ai cittadini, quest’opera che nasce su un bene sequestrato tre anni fa, e che era poco più di un cantiere. E’ la prima esperienza a livello nazionale in cui si riesce ad unire al recupero di un bene sequestrato anche una caratterizzazione artistica. Ciò lo dobbiamo anche alla disponibilità del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che ha dimostrato grande sensibilità circa il recupero di un bene molto importante per Caserta; tanti altri tribunali, in tutta Italia, sono spesso restii a dar vita a queste iniziative”. In totale, il progetto di recupero dell’area è costato quattro milioni di euro, di cui due spesi direttamente dagli amministratori giudiziari; il prestito è stato erogato dal Monte dei Paschi di Siena, che dopo il sequestro dell’area non ha bloccato i finanziamenti, ma ha dato fiducia agli amministratori giudiziari perché concludessero le opere.

L’intervento complessivo è stato realizzato grazie al coordinamento progettuale e scientifico di Nomos Value Research e con la direzione artistica di Inward, Osservatorio sulla Creatività Urbana. Roberto Race, di Nomos, spiega che “quest’opera potrà cambiare il volto anche economico di un intero quartiere del centro storico di Caserta, oggi quasi abbandonato”. L’assessore comunale alla Cultura Daniela Borrelli, dice con soddisfazione  “che questo è un intervento dirompente, sia per l’artista che è famoso, sia perché pone Caserta al centro del contesto dell’arte contemporanea. Inoltre è pienamente fruibile anche per i disabili, e può cambiare il volto di un quartiere così centrale della città”.