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Napoli – Torna l’alta tensione nell’ex Provincia. «Oggi in Consiglio Metropolitano abbiamo assistito all’ennesimo atto di bassezza politica. Il sindaco de Magistris non ha sentito il minimo bisogno di comunicare all’Aula il nuovo assetto istituzionale che ha deciso di dare all’Ente. Ossia che, nei fatti, con la redistribuzione delle deleghe, si è passati da un patto istituzionale di ampio respiro ad una vera e propria maggioranza politica, come quella del Comune di Napoli. Se non avessi introdotto io la questione della fine del patto istituzionale con la scelta voluta di tenere fuori alcune forze politiche e dell’ormai conclamato non governo dell’Ente, avrebbe fatto passare tutto nel più totale silenzio. Né tantomeno ha avuto il coraggio di replicare al mio intervento in Aula dove ho ribadito, ancora una volta, di non avere alcuna intenzione di accettare la delega che mi ha proposto». Così David Lebro, Capogruppo de La Città in Consiglio comunale e consigliere della Città Metropolitana, a margine dell’assise a Santa Maria La Nova.

Sul punto, l’ex alleato di Luigi de Magistris è un fiume in piena: «Ormai il sindaco non sa più cosa dire per giustificarsi e ne ha dato prova per l’ennesima volta oggi in Aula sottraendosi ad ogni tipo di confronto. Altro che democrazia. Mi sembra piuttosto che cerchi solo di evitare, in tutti i modi, argomenti imbarazzanti e scomodi, che non fanno bene al suo mistificante racconto della realtà. È davvero ridicolo, infatti, che si passi alla discussione dell’ordine del giorno senza minimamente affrontare gli evidenti problemi politici che si cercano di nascondere in queste ore. Così come si tenta di nascondere che, con la fine del patto istituzionale, che aveva un senso perché teneva insieme la maggioranza delle forze presenti in Consiglio, è fallito ogni tentativo di dare un vero governo alla Città Metropolitana. È incredibile – conclude Lebro – come un Ente così importante possa contare al momento sulla presenza risicata di 14 consiglieri, evidentemente lì per questioni di deleghe, e su un sindaco che, sentendosi il padrone assoluto, si sottrae ad ogni confronto democratico. Ormai il Consiglio Metropolitano è sempre più una dependance di Palazzo San Giacomo. A questo punto, ci manca solo lo striscione».

Ma il diretto interessato, dal canto suo, non le manda a dire: «Qualcuno si è allontanato dall’accordo istituzionale ma, come si è potuto vedere oggi, c’è uno spirito molto costruttivo nella maggioranza del consiglio metropolitano», replica il sindaco Luigi de Magistris, a margine del consiglio metropolitano. «Mi auguro – prosegue l’ex pm – che quanti più consiglieri possibile possano contribuire al lavoro della Città Metropolitana. È un fatto positivo per i Comuni, per i nostri territori e i nostri abitanti. Le cose che stiamo facendo sono davvero tante e lo dimostreremo anche con il bilancio che andremo ad approvare la settimana prossima. Non c’è un accordo politico ma un accordo istituzionale, a noi compete fare gli interessi dei territori e dei nostri concittadini. Qualcuno ha ritenuto di allontanarsi da questo accordo, ne prendiamo atto e andiamo avanti».