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Napoli – Scontri tra forze dell’ordine e centri sociali a piazza Garibaldi, dall’ex pm arriva una scelta di campo netta. «La Costituzione pone fuorilegge le organizzazioni che fondano la loro ideologia sul fascismo e, quindi, sull’odio razziale e del diverso come pericolo per la razza ritenuta, in modo aberrante, superiore. Mi chiedo che aspettano il ministro dell’Interno e lo stesso Governo per porre fine alla propaganda fascista nel nostro Paese». Così, su Facebook, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.
Il primo cittadino, commentando i violenti scontri andati in scena ieri sera all’esterno dell’Hotel Ramada, si lascia andare a una digressione storica: «Città della resistenza popolare al nazifascismo, Napoli è medaglia d’oro al valore militare per le Quattro giornate del settembre del 1943, quando una rivolta di popolo sconfisse il potente esercito nazifascista. Prima città d’Europa a liberarsi con il suo popolo dal nazismo e dal fascismo. Se si continuano a consentire comizi e manifestazioni neofasciste facendole passare per esercizio della democrazia significa autorizzare l’inizio della fine della democrazia. È da qui che si crea il clima brutto che si respira e che deve essere sconfitto. L’eversione non può divenire normalità. Vogliamo Stato e Popolo uniti a difesa della Costituzione e dei suoi valori antifascisti inviolabili. Napoli prima, ora e sempre antifascista». Sui fatti di ieri sera restano però anche le durissime parole utilizzate dal questore di Napoli Antonio De Iesu: «L’arroganza e la protervia di un gruppo di manigoldi che hanno bloccato un punto centrale di Napoli lascia un livello di inquietudine. Hanno attaccato ben sapendo che non avrebbero mai potuto superare il cordone delle forze dell’ordine. C’è un innalzamento del livello di aggressività, una strategia mirata per colpire le forze dell’ordine».