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Napoli – L’accorciamento delle liste d’attesa nella sanità campana stenta ad arrivare e in consiglio regionale si riaccende lo scontro tra l’esecutivo del presidente Vincenzo De Luca e l’opposizione. A soffiare sul fuoco della polemica ci pensa stavolta la consigliera di Fi, Flora Beneduce: «La proclamata riduzione è una bufala smentita clamorosamente dal Censis. I tempi di attesa che ad agosto scorso il governatore pensava di ridurre per decreto, richiamando i manager al rispetto delle norme, si sono addirittura allungati per molte prestazioni ambulatoriali».

L’esponente dalla compagine forzista calca quindi la mano invocando finanche l’intervento dell’Autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone: «Se è vero che quest’emergenza, che si lega a doppio filo con la gestione dell’attività intramoenia, incide sul diritto di libera scelta dei pazienti, ce n’è abbastanza per l’Anac, che del resto ha già attenzionato la questione. Se le Asl campane fossero aziende private sarebbero già fallite da un pezzo visto che il presidente-commissario De Luca tutto non è minimamente intervenuto sui fattori di produzione e cioè sulle strutture, sulle attrezzature e sul personale».