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Salerno – “Il Comune di Siano faccia la sua parte per non perdere il Centro per l’Impiego dalla Valle dell’Orco. La Giunta Marchese al momento non ha formalizzato nessuna proposta per evitare il trasferimento dell’ufficio a Mercato San Severino. Bisognerebbe invece seguire l’esempio del Comune di Roccapiemonte, che ha offerto locali gratis e utenze pagate pur di mantenere in zona un servizio fondamentale per 16mila abitanti”.

Antonio Buonaiuto, consigliere comunale e capogruppo di “Siano nel Cuore”, contesta l’atteggiamento della maggioranza, che sulla questione legata alla soppressione del Centro di Roccapiemonte non ha preso posizione. “Se l’ufficio sarà dislocato a Ciorani, frazione della città sanseverinese, come faranno i cittadini di Siano senza auto a raggiungere la Valle dell’Irno? Questa domanda forse il sindaco e la sua maggioranza non se la sono posta. Gli rispondo che sarà molto più difficile: ora per arrivare a Castel San Giorgio, attuale sede dell’ufficio, c’è la corsa della linea numero 9 di BusItalia. Mercato San Severino, invece, è irraggiungibile con i mezzi pubblici. Ecco perché invito Marchese a governare, a fare proposte. Il Comune ha tanti locali inutilizzati. Li dia in comodato d’uso alla Provincia di Salerno, che gestisce i Centri per l’Impiego sul territorio, ed eviti una perdita gravissima per la nostra comunità. Se nei locali del Comune di Siano si sono svolte le primarie del Pd, possiamo anche ospitarci il Centro per l’Impiego”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Carmine Leo, consigliere comunale di “Siano nel Cuore”.

“Il servizio va potenziato e non eliminato. Marchese faccia il sindaco e chieda a quel centrosinistra di cui si definisce rappresentante di non eliminare un servizio importante. Magari, per una volta, il presidente Giuseppe Canfora lo ascolterà”.

Scafati – “Il centro per l’impiego di Scafati resta in grande difficoltà. Già nei mesi scorsi ho denunciato un clima davvero pesante e adesso le ultime aggressioni fisiche ai dipendenti confermano le mie preoccupazioni. Senza vigilantes o misure di sicurezza adeguate non si può andare avanti. Ecco perché l’Ente Provincia, che gestisce i Centri per l’Impiego nel Salernitano, deve provvedere a difendere le maestranze della struttura di Scafati, ormai esasperate per quello che accade quotidianamente”.

E’ forte la denuncia di Angelo Matrone, già consigliere comunale, che ritorna su un argomento a lui molto caro dopo le ultime vicissitudini che hanno coinvolto i lavoratori dell’ex ufficio di collocamento. “Massima solidarietà ai dipendenti, costretti a fare i conti con la rabbia degli utenti”, ha spiegato. Dei 12 dipendenti iniziali, infatti, è in atto una sorta di ridimensionamento dell’ufficio della frazione San Pietro, visto che nel settembre 2016 sono andati in pensione circa quattro impiegati e altri due sono stati trasferiti.

Adesso la forza lavoro del Centro è di cinque dipendenti e un collaboratore disabile. “L’Ente Provincia ha letteralmente abbandonato Scafati. Basti pensare che c’è un collaboratore disabile che dovrebbe rispondere solo al telefono, mentre invece fa anche le fotocopie. Un disabile sfruttato dallo Stato: tutto questo è legalizzato ed è una vergogna”, ha spiegato Matrone. “Più volte i responsabili del Centro per l’impiego hanno richiesto un incremento del personale per rispondere al grande numero di utenza, che non proviene solo da Scafati, ma anche da Angri,  San Valentino Torio, San Marzano sul Sarno, Corbara e Sarno. Come se non bastasse, scarseggia anche la sicurezza e i dipendenti sono minacciati di morte. Bisogna trovare le risorse per avere un vigilantes. Infine, chiedo alla Provincia di tutelare il personale disabile dislocato a Scafati. Purtroppo è triste ribadirlo, ma è così: Scafati, sotto tutti i punti di vista, è scomparsa dell’attenzione politica provinciale, regionale e nazionale”.