- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

E’ sorpreso il direttore del centro sportivo che ingloba la piscina comunale di Avellino Antonio Signoriello per il provvedimento di sequestro amministrativo predisposto dal comando della Polizia municipale. Allo stesso tempo precisa di essere in possesso delle autorizzazioni che sono state contestate nel corso delle verifiche effettuate dai caschi bianchi coordinati dal comandante Michele Arvonio, che riveste anche il ruolo di Rup del project financing su incarico del segretario generale del comune di Avellino Riccardo Feola. Autorizzazioni che ha già mostrato sia al comune di Avellino che ai vigili municipali in forma cartacea e che saranno nuovamente oggetto di attenzione nel corso del vertice fissato per domani mattina presso il comando di Via Francesco Tedesco.
“Mi sembra assurdo che dopo dieci anni dall’inizio delle attività presso la struttura della piscina comunale ci vengano mosse contestazioni e addirittura venga disposto il sequestro amministrativo del solarium, del bar ristoro, degli impianti e delle attrezzature che insistono in questa area del centro – precisa il direttore Domenico Signoriello – Io sono sereno e, accompagnato dal nostro legale, nella giornata di domani fornirò altra documentazione. Ci è stato contestato di fare utilizzare il prato ai nuotatori per prendere il sole attività per la quale ci viene richiesta una autorizzazione; o che il bar, essendo un manufatto sia un corpo abusivo così come, il gazebo presso cui facciamo ristorare i bambini dei campi estivi. Tutto davvero strano visto che queste attività e più in generale l’azione della Polisportiva è nota da tempo e viene svolta puntualmente. Ad oggi stiamo tenendo regolarmente i corsi e sono iniziati anche i campi estivi che fanno registrare la partecipazione di 150 bambini iscritti. L’auspicio è che si chiarisca tutto in breve tempo e in maniera positiva per il centro”.
Intanto ci sarà anche da capire e da ridefinire quella proposta avanzata dalla proprietà della piscina di un piano di rientro per il credito che il Comune di Avellino avanza. Si tratterebbe di un credito di 700mila euro che ad oggi rappresentano una forte esposizione per le casse dell’Ente di Piazza del Popolo. Ancora non è chiaro se il programma di rientro di fatto sia attivo e se una parte dell’esposizione sia stata coperta dal gruppo Cesaro. Una vicenda che si è complicata anche a seguito dell’inchiesta che vede coinvolti i due fratelli Cesaro in un presunto concorso esterno in associazione mafiosa.

Pierre