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Resta alto il fascino della sanità campana. Perché quasi in cento (per la precisione ben 95) hanno risposto al bando per aspiranti manager che nelle settimane passate sono stati esaminati dalla commissione chiamata a valutare i curricula dei candidati e composta da Antonio Postiglione, Francesco Busato e. Marcello G. Feola. Ora tocca al governatore Vincenzo De Luca fare le sue scelte. Ma nella graduatoria finale emergono già quelli che possono essere considerati dei veri e propri vincitori. Una top five che ha superato il punteggio di 92, valutazioni altissimi. Si tratta di Gennaro Sosto, attuale dg Asl Salerno, Antonio D’Urso, usl Toscana Sud Est, dirigente generale del dipartimento salute e politiche sociali della provincia autonoma di Trento, Mario Iervolino, direttore generale Napoli 2, Ciro Verdoliva, dg Napoli 1 e Mario Ferrante, dg ad Avellino.

Alla luce dei punteggi, il toto manager appare chiaramente agevolato: blindati e difficilmente sostituibili infatti manager “uscenti” della della Asl di Salerno, Napoli 2 e Avellino dove gli attuali direttore generali escono con la corona in testa dopo i colloqui con la commissione voluta da De Luca: tutti e tre punteggi da supermanager, vicinissimo al massimo che era 100: Sosto ha ottenuto il punteggio più alto, Mario Iervolino è terzo e Ferrante quinto. Improbabile, quindi, che vengano messi in discussione anche per i giudizi positivi unanimi del loro operato sul territorio.

Diverso il discorso per la Napoli 1, la più ambita delle Asl dove andrà via Ciro Verdoliva, che pure ha ottenuto un punteggio assai brillante, classificandosi al quarto posto. Un top. andrà probabilmente a continuare la sua carriera all’azienda ospedaliera universitaria Ruggi (proprio martedì 3 giugno ha sostenuto il colloquio per questa posizione) dove a lasciare è Vincenzo D’Amato che va in quiescenza. Il nome nuovo è quello di Antonio D’Urso, ex Usl Toscana Sud Est, attuale dirigente generale del dipartimento salute e politiche sociali della provincia autonoma di Trento che ha sorpreso con un punteggio altisonante della commissione (è arrivato al secondo posto). Posizione che potrebbe lanciarlo proprio alla Napoli 1. Una grossa sorpresa.

Alla Napoli 3 va verso il bis anche Giuseppe Russo, comunque con un punteggio ai colloqui soddisfacente e che giustifica la permanenza.

Il vero nodo è a Caserta, dove non è sicura la permanenza di Amedeo Blasotti che pure esce bene dai colloqui con la commissione valutazione degli idonei alla nomina dei direttori generali delle azienda sanitarie. Situazione particolare al Cardarelli, dove Antonio D’Amore viene considerato inattaccabile per la sua grande esposizione mediatica ma non è neppure tra i primi dieci nelle valutazioni dei manager. Cosa che, in ogni caso, difficilmente non gli consentirà di continuare nel suo incarico.

All’azienda dei colli Anna Iervolino ha pochi dubbi sulla riconferma per il secondo mandato. Al Pascale, dove ora c’è un commissario Maurizio di Mauro, fortissima la candidatura di Antonio Limone anche alla luce del buon punteggio e di Gennaro Volpe, direttore generale uscente dell’Asl di Benevento. In tal caso, proprio Limone potrebbe essere dirottato nel Sannio. Al Policlinico Federico II e al Policlinico Vanvitelli ci sono due pensionamenti quindi due sicuri nuovi ingressi. A scorrere la graduatoria, una certezza in particolare per la Vanvitelli potrebbe essere Maurizio di Mauro, ora commissario al Pascale ma le sorprese potrebbero essere Ugo Trama, responsabile della farmaceutica e Pietro Buono, anche egli dirigente regionale responsabile dell’unità organizzativa materna infantile. Usciti fortissimi dai colloqui. Si sa la graduatoria non è vincolante per il governatore De Luca. Serve solo a schiarirgli eventualmente le idee su competenze, esperienze, managerialità, formazione e affidabilità.

Al Moscati, addio a Pizzuti, favorite due donne: Elvira Bianco, ds del Cariggi di Firenze e Monica Vanni direttore sanitario Asl Napoli 2. Ma occhio anche Germano Perito direttore amministrativo all’Asl Salerno. Al San Pio di Benevento ipotesi bis per Maria Morgante, se non dovesse configurarsi tale situazione il favorito è Giovanni Di Santo, direttore generale dell’Azienda sanitaria regionale del Molise.