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“Era il 2015. Matteo Renzi promise milioni di euro a Vincenzo De Luca per risolvere, in due anni, il problema delle ecoballe. De Luca ringraziò pubblicamente e garantì che entro il 2017 l’emergenza sarebbe stata superata. Sono passati dieci anni. La realtà? Solo il 19% è stato smaltito. L’81% delle ecoballe è ancora lì, nei nostri territori, come monumenti alla menzogna politica”. A denunciarlo con forza è Marì Muscarà, consigliera indipendente della Regione Campania.
Sia chiaro: il problema delle ecoballe non era semplice da affrontare. Ma una cosa è ammettere la complessità, un’altra è mentire spudoratamente alla cittadinanza. O si mente, oppure non si ha piena contezza del problema. In entrambi i casi è grave“. Dove sono finite quelle già smaltite?

Il 56% è stato spedito all’estero, in primis in Portogallo, poi in Germania e Danimarca. Il resto è finito in Italia, soprattutto a Brescia. Viaggi transnazionali della monnezza, tra costi economici altissimi e impatto ambientale non irrilevante”. Il costo? “Secondo una stima prudente di 150 euro a tonnellata, sono stati già spesi quasi 158 milioni di euro. E per smaltire il restante 81%, serviranno almeno altri 600 milioni. Nessuna trasparenza da parte della Regione, solo numeri generici e carte incomplete. Ci accompagnerà altri decenni, forse 40 anni”.

Muscarà conclude: “Se non siamo riusciti a risolvere un’emergenza “semplice” come quella delle ecoballe, come possiamo pensare di bonificare davvero la Campania e restituirle quel ruolo di terra fertile e ricca per cui un tempo era chiamata Campania Felix?”.