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Le critiche mosse alla vigilia dal comitato Salute e vita, che lo ha giudicato inutile prima ancora che venisse effettuato, non ha fermato il tavolo tecnico che questa mattina alla presenza anche del vice presidente della Regione, Fulvio Bonavitacola si è svolto al Comune di Salerno. Si tratta di un confronto che rientra nel percorso tracciato dalla Commissione ambiente presieduta da Arturo Jannelli per affrontare, con responsabilità e serietà, una delle questioni ambientali e sanitarie più delicate della  città: la presenza dello stabilimento delle Fonderie Pisano in una zona ormai densamente urbanizzata.

“In questi giorni abbiamo letto e ascoltato dichiarazioni da parte di alcuni soggetti che hanno definito il Tavolo una “farsa politica” e ne hanno criticato la composizione – ha detto Jannelli –  È doveroso chiarire che il Tavolo Tecnico, per sua natura, è composto da soggetti istituzionali e tecnici. Non è un’arena politica, non è uno spazio per battaglie ideologiche, ma uno strumento operativo pensato per lavorare su una questione complessa, con rigore, metodo e trasparenza. Il confronto con i cittadini, con le amministrazioni locali coinvolte e anche con l’azienda avverrà nei modi e nei tempi opportuni, ma attraverso un percorso distinto e coerente. Lo stesso Comune si impegnerà a promuovere strumenti di ascolto e partecipazione pubblica, affinché nessuna voce venga esclusa”.
 

Anche nel corso dell’incontro, alla presenza del sindaco e presidente della provincia di Salerno Vincenzo Napoli è stato ribadito che lo stabilimento delle Fonderie Pisano non è più compatibile con il luogo in cui oggi si trova, una zona residenziale, abitata da famiglie che meritano tutela, rispetto e serenità. Il trasferimento dell’impianto in un’area più idonea è una scelta doverosa e necessaria, e il Comune si sta muovendo, con serietà e determinazione, in questa direzione.

Il percorso che guida il Comune di Salerno è chiaro: tutelare la salute dei cittadini e ma anche il lavoro. La proposta presentata in audizione dalla proprietà dello stabilimento prevede la realizzazione di un impianto moderno, con forni a induzione al posto dei vecchi forni alimentati a carbon coke, alimentati da energia pulita prodotta da impianti fotovoltaici, e con tecnologie di ultima generazione capaci di ridurre drasticamente l’impatto ambientale. Una fabbrica così può rappresentare un’opportunità, non solo per l’occupazione, ma per un nuovo modello di sviluppo, più sostenibile e più giusto.

“Siamo disponibili a dialogare con tutti i territori, a confrontarci con tutte le comunità locali, a spiegare con chiarezza che questa non è la difesa di un’industria inquinante, ma la costruzione di un’alternativa possibile. Il Comune non arretra, non si nasconde, non si presta alla strumentalizzazione” hanno ribadito nel corso dell’incontro Jannelli e sindaco.