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A Ponticelli, la casa popolare assegnata legittimamente ad Angela, deceduta da pochi mesi, è stata nuovamente occupata abusivamente. Si tratta della seconda occupazione in meno di un anno, commessa dalla stessa famiglia”. Lo rende noto il deputato Avs, Francesco Emilio Borrelli.
A settembre 2024, mentre Angela si era temporaneamente trasferita a Reggio Emilia per ricevere cure e assistenza dalla figlia Luisa, l’abitazione venne già occupata una prima volta. Dopo un’intensa battaglia e l’intervento delle istituzioni, la casa fu liberata – spiega Borrelli -. Oggi, con la scomparsa della signora Angela, l’abitazione è stata occupata di nuovo. La serratura è stata cambiata e alcuni effetti personali della donna sono stati messi in dei sacchi e lasciati vicino alla spazzatura”. Durante il sopralluogo con la figlia Luisa, Borrelli dice di essere stato “testimone diretto di una discussione animata con gli occupanti, che hanno ripetutamente minacciato la donna”.
Gli abusivi, nel tentativo di giustificare l’occupazione, hanno addirittura accusato la famiglia di Angela di presunte morosità nei confronti del Comune di Napoli, una vicenda del tutto separata e in ogni caso del tutto irrilevante ai fini della legalità dell’occupazione, che resta un atto arbitrario e violento”, si sottolinea nella nota. Questa mattina Borrelli e Luisa, che intanto ha richiesto il distacco delle utenze, hanno effettuato un nuovo sopralluogo, ma alla porta dell’appartamento occupato, questa volta, non ha risposto nessuno.
La povera signora Angela non c’è più, ma la sua memoria continua ad essere offesa da occupanti abusivi senza scrupoli che non consentono nemmeno ai familiari di recuperare i ricordi di una vita – dice il deputato Avs -. Oggetti che finiranno nella spazzatura, come già accaduto nella prima occupazione. Stavolta abbiamo assistito anche a minacce dirette contro la figlia Luisa, a cui va tutta la nostra solidarietà. È inaccettabile che si cerchi di legittimare un abuso con accuse infondate o strumentali. L’occupazione violenta di un alloggio popolare è un crimine, punto. Nessuna presunta morosità giustifica un atto simile. La giustizia prevarrà, perché non ci fermeremo davanti a un sopruso così evidente. Gli alloggi popolari devono servire a chi ne ha davvero diritto, non a chi se ne appropria con prepotenza. Abbiamo già richiesto l’intervento urgente delle forze dell’ordine e dei servizi sociali per restituire a Luisa ciò che le spetta di diritto”.