Il Napoli ha deciso: vuole un esterno sinistro di alto profilo, ma la scelta si riduce a due nomi molto diversi tra loro. Da una parte Jack Grealish, 29 anni, talento esperto e carismatico in uscita dal Manchester City. Dall’altra Alejandro Garnacho, 20 anni, astro nascente del Manchester United, in rampa di lancio tra Premier e Nazionale argentina.
Secondo la prima pagina del ‘The Sun’, il Napoli avrebbe stanziato circa 52 milioni di euro per uno solo dei due. Grealish rappresenta l’opzione “pronto subito”, ma l’ingaggio monstre da oltre 15 milioni lordi annui frena De Laurentiis. Garnacho, invece, costa tanto in cartellino (si parla di oltre 60 milioni) ma sarebbe un investimento pluriennale, ideale per una squadra che vuole aprire un nuovo ciclo. Antonio Conte ha già espresso la sua preferenza. Ora tocca alla società decidere tra esperienza e progetto.
Grealish, la suggestione si fa concreta
Grealish è diventato il nome caldo nelle ultime ore in casa Napoli. La formula più plausibile sarebbe un prestito con diritto di riscatto, magari con parte dell’ingaggio pagato dagli inglesi. Grealish percepisce oltre 300mila sterline a settimana, cifra fuori scala per il monte stipendi partenopeo. Tuttavia, la volontà del giocatore – affascinato dall’idea di una nuova sfida – potrebbe agevolare la trattativa. Conte ha dato il via libera. Ora, la palla passa a De Laurentiis e Guardiola.
Colpo Garnacho: il Manchester
Non è solo un nome. Alejandro Garnacho è il simbolo di un Napoli che guarda avanti. Argentino, classe 2004, dotato di dribbling, velocità e personalità, Garnacho rappresenta l’identikit perfetto per un club che vuole ringiovanire e restare competitivo. Il Manchester United lo valuta come uno dei suoi asset più preziosi, ma la voglia di cambiare aria da parte dell’esterno – complice anche la mancanza di centralità nel progetto Ten Hag – ha riaperto i giochi. Napoli ci prova, con una proposta concreta: circa 50 milioni più bonus. C’è da battere la concorrenza del Chelsea e di alcuni club arabi. Ma l’idea di giocare in un Maradona esaurito, guidato da Conte, può essere la vera chiave per la svolta.