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Sessa Aurunca (Caserta) è il comune campano col record di incendi nel 2024, mentre Montaguto (Avellino) ha quello di superficie totale danneggiata. Sono alcuni dati riportati nel Piano Antincendi della Regione per il triennio 2025-2027, approvato dalla giunta di Santa Lucia il 16 giugno. Un orizzonte impegnativo attende la Campania, all’inizio dell’estate.

L’anno scorso sono stati 1.774 gli incendi (boschivi non boschivi) sul territorio regionale: +150 rispetto al 2023. Salerno la provincia più colpita. Risultano danneggiati 3.523,14 ettari di bosco e 2.634,67 ettari di altre tipologie di vegetazione. La superficie boscata percorsa dal fuoco è aumentata di circa il 52%, passando da 1.836,22 ettari del 2023 a 3.523,14 del 2024. Il trend in crescita si evidenzia anche per la superficie non boscata, pari a circa al 61% dell’anno precedente: da 1.609,85 ettari a 2.634,67.

Tra i dieci comuni più bersagliati, dopo Sessa Aurunca troviamo i salernitani Mercato San Severino (39 eventi incendiari) e Giffoni Valle Piana (30). A Torre del Greco, inserito nel Parco Nazionale del Vesuvio, la maglia nera in provincia di Napoli (20 incendi). A Frasso Telesino (22) e Montesarchio (18) quella del Sannio. “L’evento incendiario più significativo dell’anno 2024 – spiega il documento – è stato registrato nel comune di Sala Consilina (SA) avvenuto in data 2 agosto, con una durata dell’intervento di 401:20 ore”. Ha danneggiato circa 200 ettari di superficie tra boscata e non boscata.