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Il decreto ‘Milleproroghe’ ha fissato la data per le prossime elezioni provinciali. Si voterà mercoledì 31 ottobre. Un appuntamento riservato, come stabilito dalla Delrio, esclusivamente ai sindaci e ai consiglieri comunali dei 78 centri sanniti.

Entro la fine di settembre, dunque, la politica beneventana dovrà fare le sue scelte, definendo liste e alleanze. Una scadenza non così lontana. E infatti qualcosa comincia a muoversi.

Nella serata di lunedì scorso vi abbiamo raccontato della cena di Santa Croce del Sannio. In un ristorante nel comune dell’Alto Tammaro si sono dati appuntamento sindaci e amministratori di Forza Italia vicini a Clemente Mastella. A rispondere alla chiamata dell’inquilino di palazzo Mosti, in particolare, amministratori del Tammaro, del Fortore e del Titerno. La strada, da queste parti, appare già tracciata. A meno di clamorose sorprese, il fronte azzurro guidato da Mastella candiderà alla guida della Rocca dei Rettori Antonio Di Maria, sindaco di Santa Croce del Sannio e presidente della Comunità Montana Titerno e Alto Tammaro.

Meno scontato, invece, è il posizionamento di quella parte di Forza Italia messa alla porte dalle decisioni del coordinatore regionale Domenico De Siano. Parliamo, per intenderci, degli amministratori più vicini a Nunzia De Girolamo. Attenzione, allora, ai movimenti di fasce tricolori ‘pesanti’ come Fernando Errico, Domenico Matera, Carmine Montella, tanto per fare qualche nome.

Con questo gruppo, sussurrano i soliti bene informati, sarebbe pronto ad aprire un canale di dialogo quel che resta del centrosinistra, ovvero la coppia Pd-Alternativa Popolare. La proposta potrebbe essere quella di trovare un candidato presidente condiviso (l’uscente Ricci non sarà della partita perché non più sindaco) e dar vita a una sorta di grande coalizione, magari dando spazio a simboli civici più che di partito.

Nelle prossime settimane capiremo quanto c’è di vero. E sapremo anche cosa farà il Movimento Cinque Stelle. I grillini, fino ad ora, hanno sempre snobbato le elezioni provinciali. Continueranno a farlo anche adesso che sono forza di governo? Probabilmente sì. D’altronde, considerato che alle urne si recheranno soltanto sindaci e consiglieri comunali, i margini di manovra per i pentastellati sono davvero ridotti.