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Benevento – Quando Rossana Pasquino ha percorso gli ultimi cento metri aveva gli occhi pieni di emozione. In mano stringeva forte la fiaccola con il sacro fuoco di Olimpia. Gliel’aveva passata l’amica e collega schermitrice Francesca Boscarelli all’intersezione tra via Traiano e Corso Garibaldi, prima di accompagnarla fino al ‘traguardo’. Da lì in avanti è stato un mix di applausi, gioia ed entusiasmo. Un momento particolarmente intenso nel segno dell’Universiade 2019, racchiuso nell’abbraccio ideale con tanti giovani atleti delle società del territorio a fare da cornice, a culmine di un percorso che aveva visto alternarsi , prima di Francesca e Rossana, altri sei tedofori. A inaugurarlo era stata la pallavolista Marianna Iadarola, partita dal teatro Romano. Poi, in successione, l’onore è toccato a Domenico Meccariello, Alessandro Valente, Giovanni D’Onofrio, Teodorico Caporaso, Marco Tremigliozzi e Alessandro Bruno, espressioni del Sannio sportivo – dall’atletica al rugby, passando per il calcio e il pugilato – pronte a vivere un momento unico nel suo genere tra le meraviglie storiche inestimabili della città.

Una volta giunta all’Arco di Traiano tra le mani di Rossana, la torcia è stata spenta (non senza averne conservato la fiammella) e la cerimonia istituzionale ha avuto inizio. Sul palco appositamente allestito per l’occasione sono saliti il Sindaco di Benevento, Clemente Mastella; il presidente del Consiglio Regionale, Rosa D’Amelio; il Questore di Benevento, Luigi Bonagura; il delegato del Coni, Mario Collarile; il Rettore dell’Unisannio, Filippo Maria De Rossi, il Prefetto vicario, Ester Fedullo; il Tenente Colonnello dei carabinieri, Simone Salotti e Annapaola Voto, una dei dirigenti che si stanno occupando dell’intera organizzazione. Sono stati sciorinati i numeri dell’evento, è stata presentata l’edizione partenopea e sono stati illustrati i dettagli della manifestazione che toccherà tutte e cinque le province della Campania.

Al termine della presentazione abbiamo intercettato il Sindaco di Benevento, Clemente Mastella (Leggi qui) e quattro dei tedofori. Dall’ammirevole semplicità di Caporaso alla saggezza della Boscarelli, passando per le sensazioni di Tremigliozzi fino a concludere con la palpabile emozione della Pasquino, schermitrice paralimpica che non ha nascosto l’intenzione di dare più del cento per cento per far finalmente uscire dal cassetto uno dei sogni più belli. E visto che lei non lo dice a chiare lettere, lo diciamo noi: Tokyo 2020. Sappiamo che può realizzarlo, siamo tutti con lei.