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Morcone (Bn) – Il velo è calato e mai come in queste circostanze, il silenzio di sicuro non è la soluzione migliore per arrivare a capo di una questione che ha generato e, fino a prova contraria, genera ancora apprensione. La questione è quella legata a Bruno Gentilcore, il 57enne di Foiano di Valfortore che ha fatto perdere le proprie tracce il 30 settembre, allontanandosi dalla struttura sanitaria dove’era ricoverato a Morcone. Ricerche serrate, tante le forze messe in campo tra Carabinieri, Polizia, protezione Civile e Vigili del Fuoco, con l’utilizzo di cani molecolari, droni ed elicotteri. L’ultima volta è stato visto alle 7 del mattino, il tempo di una colazione, e poi via. Bruno Gentilcore si è allontanato senza cellulare, documenti e farmaci necessari per le cure quotidiane. Battuta tutta la montagna di Morcone, una zona quanto mai impervia, ricerche che sono arrivate fino alla diga di Campolattaro. Niente, nessun segnale, nessuna traccia di un eventuale passaggio. Nè un cappellino, nè un indumento o qualsiasi altra cosa che potesse dare un segno di un passaggio. E davanti a una situazione del genere, anche la speranza è andata via via affievolendosi, ma non è sparita del tutto. Dopo dieci giorni di lavoro incessante, si è deciso di stoppare le ricerche, decisione presa dopo una riunione in Prefettura con tutte le Forze dell’Ordine. Ci si ferma nel Sannio, probabile che si vada avanti da qualche altra parte. In casi come questi le segnalazioni si sprecano. Il 57enne sarebbe stato visto lungo la statale 87 chiedere un passaggio, probabilmente in direzione Campobasso e poi sarebbe stato visto nei pressi di un ospedale de l’Aquila. Segnalazioni che non hanno dato riscontro. Ricerche che, con tutta probabilità, vanno avanti in Abruzzo ma di questo non c’è conferma perchè questa non viene data neanche dai carabinieri aquilani che non possono dare informazioni in merito. L’auspicio è che si prosegua, che si faccia di tutto per cercare di riportare a casa Bruno Gentilcore. Il non aver trovato il corpo è comunque fonte di speranza e finchè questo non accade, bisogna fare di tutto per riuscire nell’impresa. Quello che è certo, invece, è che non deve calare il silenzio su una storia come questa.