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Caserta – Ennesimo episodio di violenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale “Sant’Anna e San Sebastiano” dove un paziente, nel tentativo di aggredire un sanitario, ha scagliato diversi pugni contro la vetrata del Triage provocandone la rottura.

L’episodio testimonia, ancora una volta, lo stato di pericolo nel quale sono costretti a lavorare medici, infermieri e operatori sanitari, spesso vittime di aggressioni fisiche. Sono decenni che il Pronto Soccorso di Caserta vive queste situazioni e non si riesce a trovare la quadra per rendere il servizio di accoglienza quantomeno accettabile. Pochi medici in urgenza per un nosocomio capoluogo di provincia dove gravitano, potenzialmente, un milione di abitanti. Un’organizzazione che arranca, attese interminabili per i pazienti e la sicurezza che lascia a desiderare.

A causa del Pronto Soccorso e della pessima nomea che ha il servizio a livello regionale, anche gli altri reparti – seppur eccellenti – pagano la cattiva pubblicità che viene dall’Urgenza. “La Cisl Fp di Caserta esprime certamente solidarietà e vicinanza ai colleghi sottoposti quotidianamente a pressioni di ogni genere. Nelle procedure del Triage c’è qualcosa da rivedere assolutamente – dichiarano Franco Della Rocca e Nicola Cristiani, rispettivamente segretario generale della Funzione Pubblica e segretario provinciale Ust Cisl con delega alla Sanità. A nostro giudizio,  oltre alla questione sicurezza e al drappello che sono indispensabili c’è bisogno di un percorso nuovo, di percorsi nuovi. Queste situazioni possono sempre accadere in un momento di stress, ma nemmeno è possibile che chi entra in ospedale, a cui deve essere prestato soccorso si trovi poi a sostare in una sala super affollata dove tantissimi attendono ore per le procedure di ricovero dei propri parenti. Una situazione che deve cambiare. Chiediamo che vada assolutamente potenziato l’organico, più personale al Triage e più personale in accoglienza. Il paziente deve essere accolto come accade nelle strutture private accreditate, mettendolo a proprio agio, in condizioni di serenità per lui ed i familiari. Siamo certi che in questo modo anche le aggressioni diventeranno sempre meno frequenti. Certamente urgono provvedimenti a breve termine e risolutivi anche per poter rispondere con efficacia anche a quanto prescritto dal d.l. Sicurezza. Siamo giustamente preoccupati per la tranquillità dei lavoratori, medici, infermieri e operatori socio sanitari, che lavorano con abnegazione. Per tutti questi motivi urge un potenziamento dell’organico, nell’attesa chiediamo a stretto giro di posta un tavolo tecnico con il Commissario Straordinario, Carmine Mariano”.