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Riecco Vincenzo De Luca, il governatore, rieletto con numeri bulgari alle regionali della scorsa settimana, ritorna con l’appuntamento del venerdì pomeriggio. Via facebook, l’inquilino di palazzo Santa Lucia ha parlato ai cittadini campani. Tanto spazio, ovviamente, all’emergenza Covid. Ma sono molti i temi toccati nel suo intervento. Ecco alcuni dei passaggi più significativi, a partire dai risultati elettorali.

ELEZIONI

Ho il dovere di ringraziare di cuore quanti hanno voluto sostenermi nella battaglia elettorale. Credo di aver avuto sostegno di uomini e donne della nostra regionale al di là degli orientamenti politici. Non è stata una scelta orientata agli interessi di partiti ma a quelli di un territorio. Risultato storico che credo esprima apprezzamento per il lavoro fatto ma ancora di più per la prospettiva di futuro indicata ai cittadini. Grazie di cuore. Manterremo la parola, come sempre. Daremo l’anima per realizzare gli obiettivi utili alle nuove generazioni, alle imprese, alle famiglie, alla povera gente. Risultato elettorale ci spinge ancora di più a dare serenità e sicurezza alle nostre famiglie. Un messaggio questo da lanciare all’Italia, Paese che ha bisogno di disintossicarsi: abbiamo troppi anni alle spalle nei quali sono state immesse nella società italiana tossine, sul piano della violenza del linguaggio e degli atteggiamenti. Bisogna disintossicare l’Italia.

COVID

Approvata ordinanza per l’obbligo dell’uso delle mascherine all’aperto per tutta la giornata. La realtà del Covid vede oggi la Campania come la più delicata ed esposta d’Italia. Fino a maggio, quando decidevamo noi, per la Campania vi era un percorso. Dopo maggio, dopo l’apertura di tutto,  la ripresa della mobilità tra le regioni, la Campania diventa la più esposta per la ragione oggettiva che abbiamo richiamato più volte: siamo il territorio con la densità di popolazione più alta d’Italia. Ora riapertura anche anno scolastico e dunque abbiamo il dovere di essere rigorosi se vogliamo garantire serenità alle nostre famiglie.

SITUAZIONE ULTIMA SETTIMANA E PREVISIONI

Oggi sono 253 i nuovi positivi con oltre 7mila tamponi fatti e una percentuale positivi del 3,38%. Se non avessimo fatto i controlli obbligatori per chi tornava dall’estero questi dati sarebbero raddoppiati. Sono arrivate persone che non si sono sottoposte allo screening obbligatorio, persone che non hanno avuto attenzione. E’ già un miracolo quanto fatto. Oggi oltre 14mila positivi, la previsione è che da qui al 21 ottobre è di un incremento di 5mila contagi. Rispetto a marzo, aprile e maggio oggi la percentuale degli asintomatici è molto più alta. Diminuiscono le terapie intensive ma aumentano ricoveri ordinari, Oggi 371 ricoveri, disponibili 552 posti letti Covid e possiamo arrivare rapidamente a 940 posti. Da qui a ottobre situazione delicata. Quanto alla terapia intensiva, l’obiettivo è arrivare a 900 posti entro la fine dell’anno. Ovviamente, noi, ci auguriamo di non doverli occupare.

RAFFRONTO

Oggi oscilliamo tra i 180 e i 250 contagi giornalieri. A fine marzo avevamo 100 contagi, a fine aprile 30-40. Siamo nel pieno dell’ondata di ritorno dell’epidemia. Ecco perchè abbiamo deciso di rendere obbligatorio l’uso delle mascherine all’aperto e nei locali aperti al pubblico. Bisogna ritrovare immediatamente la responsabilità necessaria ad affrontare questa fase.

ALTERNATIVE

Non si scherza più. Per convivere con il Covid fino all’arrivo del vaccino, tra dieci mesi se tutto va bene, bisogna rispettare le regole, oppure l’alternativa sarà la progressiva chiusura delle attività economiche, dei locali, dei bari e quant’altro. Se la curva anzichè stabilizzarsi o scendere si aggrava, noi chiuderemo tutto.

SCUOLA

inizio procrastinato di una decina di giorni. C’erano le elezioni e ancora oggi non tutti gli edifici sono stati sanificati. In questo lasso di tempo fatto screening su personale scolastico: il 76% ha partecipato, 106mila screenati e positivi al tampone 10 unità lavorative. 

FORZE DELL’ORDINE

inviata lettera al Viminale e a palazzo Chigi: indispensabile una svolta radicale. Per capirci, se si fanno le ordinanze e nessuno controlla che vengano rispettate stiamo prendendo in giro gli italiani. Nei mesi scorsi le forze dell’ordine sono scomparse. Ma pensiamo a oggi: da oggi chiedo al ministero dell’Interno di sapere qual è il piano di intervento delle forze dell’ordine per garantire l’attuazione delle ordinanze.