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Si trova rinchiuso nel carcere di Ariano Irpino, Luciano Sponsillo, il 26 enne che la notte ha ferito il suocero e il cognato. E’ accusato di tentato omicidio e porto illegale di arma comune da sparo. La sua fuga è finita ad Ariano Irpino, dov’è stato fermato dagli agenti della Squadra Volante del Commissariato. Con lui, a bordo dell’auto, c’era la moglie, figlia della vittima. Al giovane è stato notificato il provvedimento di fermo e condotto presso la casa circondariale di Ariano Irpino. La moglie è stata indagata in concorso con il coniuge per i medesimi reati.

I fatti risalgono allo scorso 21 settembre. Stando alle indagini, Sponsillo in quella circostanza sparò all’uomo, probabilmente a causa di gravi contrasti familiari. La vittima, secondo l’attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, nella persona del Sostituto Procuratore dott.ssa Marina Gravina, dopo essere uscita dall’abitazione della sorella, mentre saliva sulla propria autovettura parcheggiata in via Monsignor Le Notti, è stata affrontata dal genero, che giunto a bordo della propria auto gli ha esploso un colpo di arma da fuoco ferendolo all’altezza dell’inguine.

Qualche giorno il genero si sarebbe reso responsabile di un ulteriore episodio delittuoso, che ha visto coinvolto, questa volta oltre al suocero anche un amico che era in sua compagnia, entrambi aggrediti con un paio di forbici; M.C. aveva riportato ferite al collo e alla testa, mentre la persona che lo accompagnava, era stato colpito al fianco.

Resosi irreperibile, la Squadra Mobile era riuscita ad accertare che il 26enne si era rifugiato fra la provincia di Salerno e quella di Avellino. Ed è stato proprio ad Ariano Irpino che la fuga di Sponsillo è terminata.