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Il 2021 potrebbe rivelarsi l’anno della definitiva affermazione delle cripto-valute all’interno del sistema finanziario internazionale. L’ascesa del prezzo di Bitcoin (BTC) e del suo principale concorrente Ethereum (ETH) negli ultimi 3 mesi ha attirato l’attenzione degli operatori più scettici, anche se sembra che il mercato abbia scelto per questi “oggetti finanziari” un ruolo ben diverso da quello su cui si è dibattuto aspramente negli ultimi anni. Il Bitcoin si sta dimostrando come qualcosa di molto simile ad un oro digitale piuttosto che a moneta di scambio.

Uno dei tanti motivi per il quale non può essere considerato come moneta di scambio è il limite di transazioni che si possono fare contemporaneamente. Si consideri infatti che il network di pagamento di VISA processa circa 1.700 transazioni al secondo, mentre quello di BTC può arrivare nel migliore dei casi a 7 transazioni al secondo.

Anche dal punto di vista ambientale, il Bitcoin mostra difetti. Bill Gates afferma che: “Il bitcoin utilizza più elettricità per singola transazione rispetto a qualsiasi altro metodo di pagamento noto all’umanità”. Anche Alex de Vries, data scientist della Banca centrale olandese, stima che ogni transazione in bitcoin richieda in media 300 kg di anidride carbonica (CO2): un impatto equivalente a quello di 750mila pagamenti con carta di credito.

Questo accade perché quasi tutte le criptovalute, Bitcoin incluso, documentano ogni singola transazione su quello che viene chiamato un registro pubblico. Cosa che aiuta a garantire che le transazioni siano trasparenti e al sicuro da manomissioni, ma richiede di aggiungere continuamente spazio di archiviazione, o “blocchi”.

I blocchi vengono creati dai miner tramite l’esecuzione continua di un codice su computer speciali. Tale processo consuma la stessa quantità di energia prodotta ogni anno (circa 78,5 terawattora) da paesi come Cile, Austria e Finlandia.

L’idea di una cripto-valuta sostitutiva del cash non era necessariamente sbagliata; probabilmente era nelle stesse intenzioni degli ideatori che parlano espressamente di “cash digitale”. Come con ogni nuova tecnologia in fase di sviluppo, nel tempo gli utenti hanno tentato diversi utilizzi di BTC.

Elon Musk è un sostenitore appassionato delle criptovalute, ed in particolare di Dogecoin, ma negli ultimi tempi ha anche lanciato messaggi importanti verso il Bitcoin, su cui ha puntato la sua società Tesla con un maxi acquisto da 1,5 miliardi di Dollari. A dimostrazione di ciò, arriva un importante annuncio per gli utenti americani.

Tramite un tweet, infatti, l’imprenditore ha annunciato che da oggi è possibile acquistare una Tesla pagando in Bitcoin.

Si raccomanda sempre prudenza quando si vuole entrare in possesso di criptovalute, come anche per chi vuole rischiare giocando in borsa, alla stesso modo di chi gioca sui siti di gioco online.