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Benevento – Clemente Mastella attacca Luigi Diego Perifano e lo fa attraverso una nota stampa in cui fa riferimento all’ultima uscita del suo avversario alle prossime amministrative. Di seguito il testo: 
 

“Benevento è diventata in 5 anni una città più vivibile, capace di fare i conti con il proprio passato ed in grado di affrontare emergenze inimmaginabili, come nel caso della pandemia. 

Invece, la visione mediatica di una città grigia e soffocata, incapace di provvedere a se stessa, come racconta ogni giorno Perifano, mortifica gli sforzi e le ambizioni di un’intera comunità che conosce molto bene la realtà di questo territorio. 
Nell’abitudine a raccontare una realtà che non esiste, anche di fronte alla probabile fuoriuscita dei 5 Stelle dalla sua coalizione per via della sua affiliazione alla Massoneria, il candidato decariano non si scompone e procede “come un treno” …ma totalmente senza controllo e fuori binario.  
Così piuttosto che fare i conti con la criticità di una coalizione che gli si sfalda nelle mani pezzo dopo pezzo, descrive le sue capacità, la forza, l’autorevolezza, ecc. 
Perifano, però, se vuole seriamente candidarsi a governare la città, deve scendere con i piedi a terra. Innanzitutto chiedendo scusa per aver proposto ai beneventani un’alleanza impossibile e viziata dalle regole degli stessi partiti con cui si candida. 
Possibile che l’avvocato Perifano, padrone dei complicati regolamenti delle logge massoniche, non conoscesse nemmeno gli statuti dei partiti che lo appoggiano? 
O più semplicemente ha provato a scavalcare le regole per qualche voto in più?
In ciascuno dei casi, gli esiti sono davvero poco edificanti, soprattutto se questo è lo stile e l’approssimazione con cui si vorrebbe governare il Comune di Benevento. 
L’avvocato Perifano che negli ultimi decenni racconta di non essersi dedicato alla politica, e di aver prestato la propria opera per innumerevoli enti pubblici che ne apprezzano le qualità professionali, tuttavia proprio grazie alla politica ha collezionato svariati incarichi di vertice nelle società pubbliche, dalla Samte all’Asi, senza che ai beneventani ne rimanesse traccia o memoria. 
Altrettanto, siamo sicuri, avverrà con la sua candidatura-bis destinata a deragliare come la coalizione raccogliticcia, priva di una visione, e realizzata su presupposti falsi e regole violate.