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Sono cominciati gli accertamenti tecnici sui telefoni cellulari ai nove ultras dell’Us Avellino che sono sospettati di aver partecipato all’aggressione dei sostenitori del Napoli in festa per lo scudetto. L’episodio risale allo scorso 4 maggio, quando vennero strappati bandiere e vessilli azzurri con la forza alle persone a bordo di auto e scooter che sfilavano nel centro del capoluogo irpino. I veicoli furono colpiti a calci e con le aste delle bandiere.

Nel corso delle perquisizioni disposte dalla Procura della Repubblica di Avellino ed eseguito dalla Digos. Sono stati sequestrati gli smartphone. Il pm Vincenzo Toscano il prossimo 20 luglio affiderà l’incarico al perito per le verifiche tecniche. Le indagini sono coordinate dai pm Vincenzo Toscano e Vincenzo D’Onofrio.

Aggressione ultras, in casa degli indagati i ‘trofei’ sottratti ai napoletani: sequestrati i telefonini