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Avellino – Un nuovo scenario all’orizzonte per l’Alto Calore Spa. L’amministratore unico della società, Michelangelo Ciarcia, all’indomani del summit con il Ministero dello Sviluppo Economico e soprattutto dopo la proposta avanzata dall’ex sindaco di Avellino, Vincenzo Ciampi ha avanzato due proposte per fronteggiare il debito consolidato di 140 milioni, oltre quella della ricapitalizzazione sul tappeto già dall’estate.

La prima strada percorribile riguarda l’accensione di un mutuo a lungo termine con la Cassa Deposito e Prestiti per lo stesso ammontare necessario alla ricapitalizzazione, 50 milioni di euro. Una somma che potrebbe permettere la gestione per quattro anni, e allo stesso tempo consentendo all’azienda di raccogliere risorse necessarie per l’estinzione del debito. La seconda, invece, arriva su proposta del sottosegretario Carlo Sibilia, che riguarda la consegna dei libri in tribunale, e avviare un percorso di concordato preventivo. Il Presidente della Provincia di Avellino, Domenico Biancardi, ha rinnovato l’ipotesi di un rinvio della questione ad un tavolo tecnico in maniera tale da poter convocare con la partecipazione di Regione Campania, e non solo. La mozione avanzata da Biancardi con voto favorevole per alzata di mano. L’aggiustamento dei conti, e il recupero dell’esposizione appaiono precondizioni per poter candidare l’Alto Calore al Servizio Idrico Integrato da parte dell’Ente Idrico Campano. In alternativa sarà bandita una gara europea. Alcuni, però, hanno fatto notare che tutto ciò potrebbe compromettere l’ affidamento del Servizio Integrato da parte dell’EIA.

“Il problema non è allontanato, ma è ancora presente  – spiega Ciarcia – In un mese, però, si può prendere coscienza delle situazioni e proporre ipotesi alternative o rendersi conto che non ve ne sono. Tutto ciò va affrontato, e non come accade nei comuni con rinvii. La questione va affrontato seriamente, e il tavolo proposto dal presidente della Provincia sia il giusto punto di partenza per affrontare il problema in maniera seria e concreta”. “Non credo che la Regione voglia entrare in Alto Calore – continua – Ma può partecipare al risanamento con altre formule. Bisogna presentarsi in Regione in maniera forte. Voglio sentire la forza dei soci, e nei confronti della banche voglio dire che siamo vivi e vegeti capaci di rialzarci. Oggi ho avuto il consenso sulla proposta condivisa con Biancardi, e per me tutto ciò è un punto di partenza”.