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Avellino – “Tutti i conservatori della Campania devono assolutamente poter riprendere in presenza le lezioni laboratoriali di strumento per i loro allievi. Ma, nel ribadire questo, chiedo agli organi competenti di fare chiarezza sulla normativa contenuta nel relativo Dpcm, che si sta rivelando assolutamente poco precisa. Infatti, nella nostra regione ed in altre i conservatori sono effettivamente chiusi, mentre altrove sono aperti. Come mai?”. A lanciare vigorosamente questo quesito è la dott.ssa Maria Fusco.
La dott.ssa Fusco è di origini sannite, ed è componente del Consiglio di amministrazione (Cda) del Conservatorio “Cimarosa” di Avellino. Ma conduce questa battaglia per tutti i conservatori, ovviamente in particolare per quelli campani. “Ho interpellato sulla vicenda anche i sindacati – precisa la dott.ssa Fusco -, che si sono dichiarati concordi con me sulla poca chiarezza legislativa, che allo stato attuale lascerebbe spazio a varie interpretazioni“.
La dott.ssa Fusco evidenzia che, comunque, “è indispensabile la ripresa in presenza, disponendo di tutti i protocolli di sicurezza e dispositivi di protezione da COVID-19, almeno delle lezioni di strumento musicale e delle attività che richiedono l’ausilio di laboratori forniti di attrezzature specializzate. La formazione musicale è un lavoro di artigianato e laboratoriale; è, quindi, impensabile che possa essere interamente praticata attraverso gli schermi dei computer e non anche grazie alle attrezzature professionali di cui sono munite le nostre validissime istituzioni musicali”.