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Avellino – Sarà un processo con l’aggravante del metodo mafioso quello che rischia Damiano Genovese, 36 anni, già consigliere comunale di Avellino con la Lega. Genovese è  accusato della detenzione abusiva di una pistola e di alcune cartucce oltre che della ricettazione dell’arma e sottoposto da settembre agli arresti domiciliari

Genovese è stato raggiunto da un avviso di conclusione delle indagini preliminari firmato dai sostituti procuratori della DDA di Napoli. Quest’ultimi che si occupano anche delle indagini sul raid avvenuto lo scorso settembre davanti alla sua abitazione. I pm Simona Rossi, Anna Frasca e Luigi Landolfi, si preparano anche a chiederne il rinvio a giudizio.

Il fascicolo trasmesso all’Antimafia dal pm della Procura di Avellino Vincenzo Toscano è quello relativo proprio alla detenzione abusiva e alla ricettazione della pistola semi-automatica calibro 7,65. L’arma è risultata rubata in un’abitazione di Avellino nel 2015. L’aggravante mafiosa viene motivata scrivendo che, con le sue condotte, Genovese avrebbe agevolato il Nuovo Clan Partenio. Genovese è difeso dai penalisti Claudio Mauriello e Gerardo Santamaria.