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Avellino –  Rinvio a giudizio  per il comandante della Polizia Minicipale di Avellino Michele Arvonio. Il comandante deve rispondere dei reati di abuso di ufficio e tentata concussione.

“Il comandante è sereno, io più di lui”- questo il commento a caldo del sindaco di Avellino Paolo Foti –  ” Sono cose che non c’entrano con la pubblica amministrazione”- afferma ancora il  primo cittadino del capoluogo irpino.

“Le normali  attività andranno avanti, anche quelle relative agli sfratti – pregue  – Anche io sono rinviato a giudizio. Arvonio dice di essere vittima di una calunnia di un cittadino. In sede di giudizio dimostrerà la sua totale innocenza. Non gli vengono addebitati reati contro la pubblica amministrazione, quindi per il Comune non ci sono problemi. Il comandante sta bene dove sta, ha la totale  fiducia di tutta l’amministrazione, è uno dei migliori comandanti dei vigili urbani della Campania” ha concluso Foti.

Arvonio dovrà presentarsi presso il Tribunale di Nola il prossimo 24 gennaio ma si dice sereno e manifesta la sua totale fiducia nella Magistratura.

“Ho apprezzato molto le parole del Sindaco nei miei confronti- spiega il comandante  Michele Arvonio –  e  credo che in Campania ci siano altri comandanti migliori di me. Non sono per niente preoccupato, so che il nostro lavoro può creare queste difficoltà  ma verrà chiarito tutto nelle sedi opportune. Sono beghe di paese, un residente di Tufino che sostiene che nel 2015 mi sono recato a casa sua per impedirgli la candatura, tra l’altro  in un giorno particolare per me e la mia famiglia, il 24 febbraio di quell’anno. La giustizia farà il suo corso e non sono affatto preoccupato. Certo c’è un poco di amarezza anche per le ripercussioni mediatiche sulla mia famiglia ma di qui a breve si chiarirà tutto. Nessuna ricaduta sulla mia attività ad Avellino dove continuo a lavorare con dedizione e impegno”.