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Avellino -“In un ciclo di spesa pubblica restrittivo, gli unici interventi investitori per la Campania sono basati sui fondi europei”. Parola di Serena Angioli, parola di assessore ai Fondi Europei e alle Politiche Giovanili della Regione Campania. “La sfida più alta, dunque – sottolinea – è quella di usare bene questi fondi, nei tempi giusti, ma soprattutto bene, perché non deve essere un alibi al ribasso quello di doverli utilizzare nei tempi giusti. Vanno utilizzati soprattutto bene, spesa di qualità”.

In questa fase di transizione e di programmazione 2014-2020, la giunta De Luca ha già stabilito quali sono le priorità. Abbiamo l’ambiente, l’accessibilità, la questione giovanile. Ci premono molto anche l’occupazione e l’imprenditoria giovanile”, dice ancora l’assessore Angioli. “L’Irpinia – spiega – ha tante possibilità, legate soprattutto all’agricoltura, al territorio, al turismo, all’agroindustria ed alla trasformazione dei prodotti. E non penso, ovviamente, soltanto al vino. Inoltre, credo si sia capito ancora poco dell’importanza degli investimenti nei servizi, intendo quelli socio-sanitari e alla persona. Occorre investire anche nelle nuove tecnologie”.

L’assessore Serena Angioli ha preso parte all’ottava edizione de “Il Borgo dei Filosofi. Populismi e identità europea”, organizzato dal Forum Giovani di Avellino,  che ha visto la partecipazione ai autorevoli personaggi, come Sebastiano Maffettone, Sergio Rostagno, Biagio De Giovanni.

“Queste iniziative sono molto importanti. – dice Angioli – La coscienza critica e giovanile può essere uno scudo contro le cattive percezioni dei problemi attuali, in un momento particolarmente delicato per la stabilità delle democrazie occidentali e per il futuro della stessa Europa”.

L’iniziativa è stata sostenuta dall’assessorato alla Cultura del Comune di Avellino, retto da Bruno Gambardella. “La città di Avellino – afferma Gambardella – come tante città del Mezzogiorno d’Italia, in particolare, si deve ripensare. Con il Borgo dei Filosofi abbiamo provato ad offrire un’occasione di confronto, ma credo che debbano interrogarsi tutti gli attori sociali della città, non solo la politica, sul futuro di Avellino e delle aree interne”.