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Avellino – E’ il momento di rialzare la testa. La classifica, dopo la sconfitta contro il Palermo, fa di nuovo paura. L’Avellino, sabato pomeriggio, farà tappa al “Cabassi” contro il Carpi di Antonio Calabro. Formazione che non ha più nulla da chiedere al campionato, ma venderà cara la pelle contro i lupi. In vista della sfida salvezza a suonare la carica in casa Avellino è uno dei leader più carismatici della formazione biancoverde, Luigi Castaldo. “Dobbiamo fare quanti più punti possibili in queste cinque partite. In questo momento non bisogna attendere i risultati degli altri campi. Il destino è tutto nelle nostre mani”.

Carisma. “Dobbiamo essere concentrati su cosa fare in campo. Sotto il profilo del gioco abbiamo giocato bene, ma serve qualcosina in più. Con il lavoro, ma soprattutto con grande cattiveria”.

Errori in fase difensiva e approccio. “Quando prendi gol non è solo colpa del reparto difensivo, ma tutti dobbiamo aiutare la squadra. Non dobbiamo mai aspettare l’avversario. Ora dobbiamo alzare il ritmo andare a duemila. Con il Frosinone non meritavamo la sconfitta. Ci hanno colpito nel momento meno fortunato nostro”.

Infortuni. “In queste cinque partite dobbiamo vedere più ai punti che alle prestazioni. Mi auguro di vedere una squadra cinica che porta a casa punti al di là di ogni infortuni”.

L’appello alla salvezza. “Ci scommetto che l’Avellino conquisterà la salvezza. Siamo concentrati per ottenere questo obiettivo. La categoria è un bene per tutto. La personalità, invece, manca qualcosina dal punto di vista dei giovani. Ma credo che tutti si stanno impegnando a fare bene. Io e D’Angelo ci teniamo come gli altri. Ardemagni sta lavorando alla grande. Lo ha dimostrato a Palermo. Con l’aiuto di tutti ci tireremo fuori da questo momento”.

La carica del tifo e l’abbraccio con Ardemagni. “Non ci sono aggettivi per definire i nostri tifosi. Ci daranno la carica giusta. Con Matteo, invece, era giusto dedicargli il gol (con il Perugia, ndr.). In questo momento non bisogna vedere la fase realizzativa, ma fare punti”. 

Carpi. “Non ci sono squadre che ci faranno dei regali, ma sappiamo che vorranno fare la loro partita. C’è un clima di contestazione. E’ una partita che va affrontata con la giusta motivazione. Sono convinto di tornare da Carpi con dei punti in tasca. Vincere sarebbe un bel passo in avanti. L’importante è non lasciare punti in campo”.

Quota salvezza. “Fino all’ultima partita ogni squadra si giocherà qualcosa, ma credo con 49 punti possiamo dirci salvi. Non facciamo tabelle. Probabilmente solo nelle ultime due avremo le idee chiare”.

Asencio. “Mi trovo bene con Raul e Matteo. Lui deve guardare all’obiettivo collettivo. E’ di grande prospettiva, mi ha colpito la sua personalità. E’ un giocatore che può far bene, ma migliorare tantissimo. Credo che da qui alla fine darà il suo contributo”.

Analisi sul campionato. “Innanzitutto credo poco ai proclami prima del ritiro. Ho visto tante squadre costruite per conquistare i playoff, ma ora fanno fatica. Siamo stati penalizzati dal non aver mai avuto la squadra al completo. Probabilmente questo è stato un fattore discordante”.

Foscarini. “Da parte mia non è cambiato nulla. Noi dobbiamo fare solo i calciatori, ma sicuramente il mister ha portato delle idee nuove”.

Morale nello spogliatoio. “Io sono positivo, mentre la squadra è tranquilla ma non più di tanto. Sicuramente sabato andrà in campo con la giusta cattiveria. Siamo concentrati al punto giusto”.

Il futuro. “Spero non fermarmi qui con i gol, ma soprattutto per aiutare la squadra. Il mio futuro se ne riparlerà a fine anno. Il nostro obiettivo è quanto prima blindare la salvezza”.