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Avellino  – Musica da Oscar aspettando il 47° Laceno d’oro International Film Festival con l’unica data italiana del concerto della pianista e compositrice giapponese Eiko Ishibashi, “Playing Drive My Car solo set”, tratto dalla colonna sonora di Drive My Car, miglior film internazionale agli Oscar 2022 e Prix du scénario al Festival di Cannes 2021, in programma martedì 22 novembre alle ore 20,30 al Duomo di Avellino (Piazza Duomo, 5 – Ingresso gratuito, prenotazioni sul sito www.lacenodoro.it).  

Un’anteprima esclusiva in attesa di ritrovare il pubblico e le sale del Cinema Partenio della 47esima edizione dello storico festival internazionale del cinema di Avellino che, dall’1 all’8 dicembre 2022, accoglie il meglio delle nuove produzioni indipendenti e di ispirazione neorealista, nel segno del suo fondatore Pier Paolo Pasolini, con tre concorsi ufficiali, di cui due internazionali, premiazioni, incontri, masterclass e retrospettive. 

Il Laceno d’oro International Film Festival è organizzato dal Circolo ImmaginAzione di Avellino, presieduto da Antonio Spagnuolo, direzione artistica di Maria Vittoria Pellecchia in collaborazione con Aldo Spiniello, Sergio Sozzo e Leonardo Lardieri. È realizzato con il contributo di Regione Campania, Film Commission Regione Campania e Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MIC, con il patrocinio della Provincia di Avellino e del Comune di Avellino, con il sostegno di ANCE (Associazione Costruttori Edili) e Amica Pubblicità. In collaborazione con Sentieri Selvaggi, Quaderni di Cinemasud, Associazione Eikon, Coordinamento Festival Cinematografici Campania, Afic, Roulette Agency, Godot Art Bistrot, Follower One, Multisala Partenio di Avellino, Movieplex di Mercogliano (Av), Multisala Carmen di Mirabella Eclano (Av), Avionica, Supercinema, Monkey, Sometimes, Flussi, Mymovies. Media partner Orticalab. 

Biografia di Eiko Ishibashi 

Eiko Ishibashi è una polistrumentista giapponese il cui lavoro ha spaziato da acclamati album cantautoriali a colonne sonore per film, televisione, teatro e mostre, fino all’ improvvisazione. Da quando ha lanciato la sua carriera da solista nel 2006, ha pubblicato numerosi lavori con etichette come Drag City, Black Truffle ed Editions Mego. Il suo sesto disco The Dream My Bones Dream, pubblicato nel 2018, è stato selezionato come uno dei migliori album da molte riviste. Nel 2020, le è stata commissionata la creazione di musica per mostre d’arte e fotografiche, come la Japan Supernatural della Galleria d’arte del New South Wales a Sydney e la Memory of Future per la miniera di carbone Mandako a Kumamoto, in Giappone. Si è distinta nella composizione per film nel 2016, creando la colonna sonora per Albino’s Tree diretto da Masakazu Kaneko, che ha vinto il Best Music Award ai Cinalfama Lisbon International Film Awards. Nel 2019 ha composto le musiche per l’anime Mugen no Juunin – Immortal. La colonna sonora che ha composto per il film di Ryusuke Hamaguchi del 2021 Drive My Car ha attirato l’attenzione internazionale ed è stata successivamente arrangiata in un album pubblicato nello stesso anno, che incorporava gli effetti sonori del film. Quest’anno ha annunciato il suo nuovo LP, intitolato For McCoy, pubblicato da Black Truffle a gennaio, e la sua residenza radiofonica su una piattaforma radiofonica globale NTS Radio.  

Storia del Laceno d’oro 

Il Laceno d’oro International Film Festival di Avellino è tra i più importanti festival dedicati al “cinema del reale” in Italia, fondato nel 1959 da Pier Paolo Pasolini e dagli intellettuali irpini Camillo Marino e Giacomo D’Onofrio. Promosso dalla rivista “Cinemasud”, nasceva come premio cinematografico e legava il suo nome a una delle località più belle della provincia di Avellino, l’Altopiano del Laceno (Bagnoli), con lo scopo di valorizzarlo dal punto di vista turistico e con l’intenzione di proporsi come riconoscimento per le migliori opere cinematografiche ispirate al Neorealismo. Da quell’anno e sino al 1988 si susseguirono ventotto edizioni interrotte solo dal terremoto degli anni ‘80 che in quei tragici mesi ne impedì la realizzazione. Dopo gli inizi bagnolesi, il Laceno d’oro si trasferì ad Avellino e nell’immediato circondario dove, nella seconda metà degli anni ’60 e nei primi anni ’70, la manifestazione crebbe ulteriormente, proponendo il cinema di impegno civile e sociale, trasformandosi in Festival Internazionale nel 1975 e ospitando cinematografie provenienti da tutto il mondo privilegiando quelle dei paesi dell’Est, dell’Oriente indiano e vietnamita, dell’America Latina, del Terzo Mondo. Della giuria fecero parte nomi di spicco nel mondo giornalistico, cinematografico e letterario: Domenico Rea, Cesare Zavattini, Carlo Lizzani, Marcello Gatti, Lina Wertmuller, Giuliano Montaldo, Luigi Zampa, Tinto Brass e tanti cineasti e intellettuali di prestigio. Dopo lo stop forzato del 1988, legato alle profonde trasformazioni successive al terremoto dell’Irpinia e alle modifiche storiche di quegli anni, il Laceno d’oro International Film Festival rinasce nei primi anni 2000 grazie al Circolo di cultura cinematografica Immaginazione, insieme all’istituzione del Premio Camillo Marino e del Premio Giacomo d’Onofrio. Dal 2014 il festival assume la forma che ha oggi. Tre concorsi ufficiali, di cui due internazionali, due premi alla carriera (Laceno d’Oro e Pier Paolo Pasolini), masterclass e retrospettive dedicate agli autori premiati. Tra gli autori che hanno ricevuto il premio anche Ettore Scola, Gillo Pontecorvo, Aurelio Grimaldi, Antonietta De Lillo, Vincenzo Marra, Ken Loach, i fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne, Daniele Gaglianone, Marco Bellocchio, Laurent Cantet, Paolo e Vittorio Taviani, Olivier Assayas, Zhang-Ke Jia, Abel Ferrara, Amir Naderi, Antonio Capuano,  Miguel Gomes, Julio Bressane, Alexey German jr, Stéphane Brizé, Pedro Costa, Carlos Reygadas, Franco Maresco, Jonas Carpignano, Edoardo De Angelis, Renato Carpentieri, Elia Suleiman, celebrati nel corso di entusiasmanti serate durante le quali si è assistito alla proiezione dei loro capolavori.