- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

La vertenza della piscina comunale di Avellino arriva sul tavolo del Prefetto. Lunedi, 11 dicembre, i sindacati terranno un incontro con la massima autorità.

“Chiediamo rassicurazioni sulla delicata vicenda che vede 25 dipendenti a rischio”– spiega Michele Caso della Uil – .” È pur vero che l’azienda ha provveduto a pagare una mensilità relativa al mese di ottobre, ma restano ancora gli stipendi di novembre e dicembre, la tredicesima mensilità 2016 e la quattordicesima 2017. A tutto ciò si aggiunge uno stato di tensione tra i lavoratori che sono seriamente preoccupati per il loro futuro”.

Oggi intanto sono riprese tutte le attività all’interno del centro sportivo. I lavoratori rivendicano solo i propri diritti. Non chiedono altro se non delle garanzie per il futuro. Sospeso momentaneamente lo sciopero, in attesa dell’incontro di lunedì tra sindacati e Prefetto. L’azienda dal canto suo oltre a versare la mensilità di ottobre non si è fatta avanti per un possibile tavolo di trattativa.

Nel frattempo il Comune sta valutando l’ipotesi di revoca del contratto con l’attuale gruppo sportivo. La piscina ha  un credito sportivo di 800 mila euro a tutt’oggi non versato. Nel caso di revoca, due potrebbero essere le possibili soluzioni:il  commissariamento del centro sportivo o il bando di gara per affidare la stessa ad altri imprenditori. Non si tratta certo di una questione facile, anzi è molto delicata anche perché il contratto firmato tra il Comune e il Gruppo Sportivo prevede la gestione trentennale, ad oggi siamo solo all’undicesimo anno di attività. Inoltre la struttura è di proprietà del Comune, ma l’intero arredo è stato allestito dal Gruppo Cesaro.