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Avellino – I guai in casa Avellino non sono finiti. Dopo la presunta violazione dell’articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva (lunedì l’udienza davanti il TFN a Roma) giungono altre due deferimenti. “Non eravamo di queste situazione all’atto dell’acquisto della società – ammette l’amministratore delegato Filippo Polcino – E’ pur vero che lo scorso 4 dicembre è arrivato il deferimento per il caso scommesse, ma il 25 ottobre era stata già notificata dalla Procura Federale la conclusione delle indagini. Lo scorso 7 dicembre ho ricevuto l’email con l’udienza, ma non ero consapevole di cosa si trattasse. Dopo abbiamo immediatamente allertato l’avvocato Eduardo Chiacchio che ha ottenuto gli incartamenti”.

Ci sono altri due deferimenti in arrivo – ammette Polcino – Una riguarda le dichiarazioni del tecnico dopo la partita di Coppa Italia tra Avellino e Ternana. Il secondo invece riguarda il procedimento nei confronti di Claudio Mauriello e dell’Avellino per presunte violazioni amministrative riguardanti la continuità aziendale su segnalazione della Covisoc”. “Ne eravamo a conoscenza – spiega Polcino sui debiti – Magari ci sono cose non inserite in quella lista ma in fase di vendita questo può capitare. Non vogliamo accusare nessuno anzi ringraziamo De Cesare, Baldassarre e Scalella se siamo qui. Ne parleremo con loro nei prossimi giorni”.

Ha fatto il punto sulla gestione il direttore generale Aniello Martone: “Gli svincoli del Settore Giovanile che tanto hanno fatto parlare – ammette – Sono stati concordati con il tecnico Dario Rocco“. “Siamo ben consapevoli di puntare alla salvezza – spiega – Se ci troviamo nei playoff faremo degli sforzi, ci incontreremo con diesse e allenatore e insieme decideremo”. Il diggì ha fatto il punto sulle valorizzazioni: “Gli unici che hanno una valorizzazione dipendente dal minutaggio sono Njie e Karic – ammette Martone – Tutto ciò non si arriverà mai ai 200 mila euro di cui si parlava”.