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Ancora premi per il Birrificio Ventitré. Questa volta il marchio grottese si è aggiudicato due medaglie nell’ambito del “World Gluten Free Beer Award” e del “Best Bio Beer”, in occasione del 35° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale a Bologna (SANA).

Desnuda”, birra chiara Gluten Free ad alta fermentazione e bassa gradazione alcolica, adatta anche a chi è celiaco o intollerante al glutine ha ricevuto la Medaglia d’argento nella Categoria “High Fermentation-Low Alcohol Content” e Medaglia di bronzo nella Categoria speciale “Fratelli La Bufala” quale “Migliore Birra senza glutine in abbinamento alla pizza margherita”.

La soddisfazione non solo per i 4 giovani soci del Birrificio Ventitrè: Guido Annicchiarico Petruzzelli, Jacopo Cardinale, Jenni Morelli e Clementina Totaro, ma per l’intera Amministrazione comunale di Grottaminarda che ritiene importante sottolineare i risultati dei grottesi ottenuti a livello nazionale ed internazionale nei diversi ambiti.

Tra l’altro il birrificio quest’anno si è anche aggiudicato la Medaglia d’oro, prima classificata nella propria categoria con la “Blackout #5 – Cold ipa”, al Concorso “Birrai dell’anno”, organizzato da Unionbirrai, che premia proprio le migliori birre artigianali italiane.

«Già un premio di per sé è il riconoscimento alle capacità e all’impegno – afferma l’Assessora al Commercio Doralda Petrillo – il fatto poi che in questo caso sia stato ricevuto per una birra Gluten Free, dà ulteriore merito a questi ragazzi che sin dal loro inizio hanno avuto una particolare sensibilità verso questi temi. Le persone celiache sono in numero sempre crescente e riveste una grande importanza il lavoro di ricerca finalizzato ad offrire prodotti anche per chi ha questo tipo di intolleranza che spesso se ne priva per mancanza di alternativa. Inoltre so che questo birrificio ha a cuore la sostenibilità e l’ambiente evitando sprechi, utilizzando il più possibile materiale riciclato per il packaging e fonti energetiche naturali e rinnovabili. Dunque continuate così e siate d’esempio per altri».

«Una delle migliori birre artigianali senza glutine d’Italia è grottese e questo ci riempie d’orgoglio – afferma il Sindaco, Marcantonio Spera – la sperimentazione e l’attenzione alle persone ripaga. Un successo meritatissimo per questi giovani imprenditori che hanno portato in alto il nome di Grottaminarda al Salone Internazionale del Biologico e del Naturale di Bologna. Una scelta imprenditoriale e di vita da ammirare, hanno scelto di “restare” nella propria realtà e stanno riscuotendo il giusto successo. Ad maiora semper ragazzi!»

Il Birrificio Ventitré nasce nel 2015 da intraprendenza, caparbietà ed un pizzico d’incoscienza, in un garage, con un impianto di produzione progettato ed assemblato autonomamente: «Negli anni la produzione si è ampliata, insieme con la cantina che ha, oggi, capacità di circa 100 ettolitri – spiega Clementina Totaro – siamo quattro persone con storie diverse, accomunate dalla passione per il “fare”, per lo studio, la ricerca, la sperimentazione e la creazione di qualcosa di autentico. La birra è il prodotto che si sposa perfettamente con il nostro animo irrequieto ed “assetato” di novità: nasconde tutto un mondo, una varietà di materie prime che, dalla sola combinazione di acqua, malti d’orzo, luppoli e lieviti, permette di creare un’infinità di prodotti diversi, con caratteristiche, stili, sapori, profumi unici. Ci occupiamo personalmente di tutti gli step dell’attività aziendale, coadiuvati da professionisti ed esperti di ciascuna area.

Prestiamo particolare attenzione alla ricerca di materie prime di alta qualità, prodotte preferibilmente nel nostro territorio. Il malto d’orzo, per esempio, negli ultimi anni viene coltivato per noi da agricoltori del territorio e maltato a pochi km da noi. Produciamo nove birre in fusti e bottiglie sempre disponibili».

Sono tornati da poco da Bra, dove hanno partecipato a “Cheese” di Slow food, a dicembre parteciperanno a “L’Artigiano in fiera” di Milano: «Siamo orgogliosi di sponsorizzare la nostra terra in giro per l’Italia (e non solo) – conclude Clementina Totaro – commercializzando i nostri prodotti e partecipando a fiere ed eventi internazionali che promuovono le eccellenze del settore agroalimentare ed artigianale».