- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Avellino – “Siamo forti, non saremo delle cime, ma non siamo neanche dei bischeri. In un anno abbiamo perso solo tre partite, Ternana e Monterosi, e con il Padova ai playoff”. Parla così il tecnico dell’Avellino, Piero Braglia nella conferenza stampa settimanale che precede la sfida del “Viviani” contro il Potenza.

Murano completa il reparto avanzato – spiega Braglia – E’ un giocatore che può giocare con chiunque lì davanti, anche con Maniero. Confermo che giocherà spesso in coppia visto che entrambi si completano”. Il tecnico non lesina parole sul mercato dopo l’addio rumoroso di Sonny D’Angelo: “Ho sempre avuto un grande rapporto con lui – sottolinea il tecnico – E’ andato a Reggio Emilia per vincere il campionato, ma lui mi ha sempre parlato del rapporto fraterno che ha con Aimo Diana. Non ci sono segreti sul suo addio. Sonny ha fatto questa scelta anche economica, c’è poco da dire. Le scelte si fanno in due, molto probabilmente per quanto riguarda Sonny aveva voglia di cambiare aria, anche per una scelta di vita”. “Sbraga mi ha chiamato prima di partire – spiega – Ho apprezzato, sono scelte. Io reputo Dossena migliore a Sbraga in fase difensiva. Andrea invece a livello di piedi e di impostazione è migliore”.

“Avevamo bisogni di una punta – ammette – Ora vediamo di aggiungere qualità, da qui a lunedì. Il ruolo? La società sa quello che deve fare. I moduli devono interessare a me. Sono cose mie. Io se faccio bene rimango, altrimenti mi mandano a casa”. “Sono sempre stato chiaro, al pari del presidente – conclude – Io penso solo che ogni tanto si riconoscesse ai ragazzi delle cose, visto che stanno facendo davvero molto bene”.