- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Avellino – E’ cominciata una settimana decisiva per il futuro del campionato di LegaPro. Nella giornata di giovedì è in agenda l’assemblea di lega con i 60 club. Il giorno successivo è in programma il Consiglio Federale della FIGC.  L’obiettivo è raggiungere l’intesa per la “serrata” anticipata della stagione 2019/2020. Nei giorni scorsi è arrivato il parere negativo della ripresa da parte dei medici sociali. Non solo per il protocollo rigido da seguire ma soprattutto per le tante motivazioni redatte durante la call conference.

Lo scenario. Ad oggi prende piede sempre più la possibilità di promozione delle prime dei singoli gironi: Monza, Vicenza e Reggina. Nelle scorse ore è arrivata la conferma da parte del presidente della LegaPro, Francesco Ghirelli. Il nodo da sciogliere resta la quarta promozione. Il sorteggio che ha scatenato l’ira di diversi club, Carpi e Bari in testa, appare improbabile. La possibilità di un mini-playoff avanza sempre più. Nessun dubbio per il blocco delle retrocessioni in Serie D con la stretta collaborazione tra Ghirelli e il dominus della LND, Cosimo Sibilia. Sul tavolo la possibilità di riformare il movimento.

In casa Avellino. La società guidata da Angelo Antonio D’Agostino resta alla finestra in attesa delle decisioni del prossimo 7 e 8 maggio. Nessuna decisione fino alle due date citate verrà messa in atta dal sodalizio irpino. Nel caso in cui arriverà lo stop al campionato ci sarà l’accordo tra società e tesserati per le mensilità da versare. In discussione ci sono gli emolumenti a partire dal mese di marzo e fino a giugno: quattro mensilità da corrispondere ai componenti degli organici e ai dipendenti in un periodo di introiti pari a zero.