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Se è vero che il Natale rappresenta il periodo più magico dell’anno, è altrettanto vero che per le persone in difficoltà può diventare uno dei momenti più bui perchè si acuiscono solitudine e povertà.

Per questo, come oggi anno, e come ogni giorno, la Caritas di Avellino cerca di non far mancare il proprio appoggio, materiale e morole, alla persone meno abbienti e scende in campo per l’organizzazione del tradizionale Cenone di Natale.

Il giorno della Vigilia di Natale, domenica 24 dicembre, il Centro di accoglienza Mons. Antonio Forte di via Morelli e Silvati apre le porte dalle ore 17:00 per l’accoglieanza dei commensiali e per la cena che sarà consumata a partire dalle 19:00.

Una condizione di povertà, quella che attanagia l’Irpinia i cui numeri, proprio come esposto dalla Caritas qualche giorno fa, sono sempre più drammatici: il rapporto che fotografa i dati del triennio 2020-2022, condizionati anche dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina che  ha portato migliaia di profughi in Italia e anche in provincia di Avellino, parla di una condizione di povertà che riguarda sempre più anche il ceto sociale che fino a qualche hanno fa era definito “medio”.

Sono oltre duemila le persone  che ruotano intorno ai centri di ascolto: di questi 355 sono italiani adulti, 203 stranieri adulti, 78 sono i giovani italiani, 180 i giovani stranieri, 198 gli anziani italiani, 42 gli anziani stranieri.