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Avellino – Tempo di bilanci per l’amministrazione targata Gianluca Festa. Il primo cittadino del comune capoluogo ha fatto il punto nella canonica conferenza stampa di fine anno. “Ho avuto la fortuna di costruire durante la mia campagna elettorale un’idea solida – ammette Festa – La mia squadra di governo mi sopporta ogni giorni. Non nego che ci sono ritmi quasi da maratoneti. Finalmente è tornato Avellino. Abbiamo recuperato la nostre identità. Notavo, anche con un velo di tristezza, scoramento per questa città. Oggi basta fare un giro per vedere che c’è dell’entusiasmo ritrovato, ma soprattutto per i risultati ottenuti”. 

“Stiamo facendo cose concrete per la città – continua Festa – Abbiamo rimesso in ordine la macchina amministrativa in piena sinergia con il mio vice. Finalmente c’è una vera organizzazione, ma soprattutto andavano ottimizzate le situazioni che c’erano”. “Abbiamo recuperato il decoro urbano – continua – Abbiamo riscoperto zone che la gente nemmeno conosceva. Tra cui il parco del Carlo Gesualdo riportando alla luce un bel polmone verde. Il tutto attuando anche la prevenzione”. Numeri confortanti per la raccolta differenziata, ma possiamo ancora migliorare. Sono convinto che abbiamo i mezzi per farlo. Abbiamo ripreso la volontà di ripiantare i platani, riportando le tradizioni. E soprattutto nel primo anno non superiamo gli sforamenti di Pm10 – spiega – Quest’anno non accadrà. Tutto ciò è frutto del nostro lavoro. Credo che una città così viva non si ricordasse da anni. Abbiamo realizzato degli eventi importanti, basti pensare al Ferragosto. Una situazione che aiuta anche il commercio. Il prossimo anno vogliamo coinvolgere una parte sempre più estesa di città”. 

“Una scelta epocale riguarda il Terminal dei bus – continua – Nel 2020 non ha senso avere i pullman al centro, ma devono arrivare agli ingressi della città. Serviva non solo dal punto di vista ambientale, ma per migliorare la mobilità”. “Abbiamo dato una grossa accelerata per le case comunali spiega – E’ intollerabile che dopo 40 anni ci sono ancora persone che vivono lontano dalla proprie abitazioni. Ogni mattina siamo presenti. Siamo sul pezzo”.

“Abbiamo vissuto i primi giorni in maniera drammatica per il rischio scomparsa di calcio e basket – continua – Nei nostri limiti abbiamo dato l’ancora di salvezza tra l’Avellino e il basket. Noi dobbiamo ringraziare il gruppo Sidigas per aver riportato la società in C. Purtroppo ci sono state delle vicende importanti a livello aziendale. Oggi l’Avellino ha una nuova società che ha dato massima disponibilità. Ci sarà la possibilità di parlare anche del discorso stadio. Dando una struttura dignitosa per i nostri tifosi”.