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Avellino – E’ cominciata la settimana che porterà la città di Avellino al ballottaggio tra Luca Cipriano e Gianluca Festa. Il prossimo 9 giugno i cittadini saranno chiamati a scegliere il nuovo sindaco del comune capoluogo. Nella mattinata odierna Cipriano ha fatto tappa nel popoloso quartiere di San Tommaso. “E’ una settimana che dedichiamo ai contenuti, alle proposte ma soprattutto allo stesso percorso che ci ha visto sempre lavorare su progetti – spiega il candidato – Oggi ricominciamo da questi quartieri che sono un pezzo importante della città di Avellino. La nostra è una campagna di idee e proposte, ma soprattutto ci auguriamo che su questa traccia la città possa risorgere”.

In mattinata Cipriano ha chiesto un confronto al suo competitor: “Devo essere sincero su questo episodio si è creata una situazione curiosa – ammette – Dapprima Festa aveva annunciato attraverso i social di voler avere un confronto. Da parte mia c’è stata la disponibilità, ma soprattutto alle due emittenti televisive. E successivamente ho scoperto che il mio avversario accetta l’invito solo di una delle due ma guarda caso è di proprietà di un ispiratore di una lista in quota Festa. Tutto ciò mi sembra scorretto per la città, ma nonostante ciò sfida il candidato in piazza ad un confronto pubblico con la città di Avellino. Non ho paura di affrontare nessuno visto che il mio lavoro viene fatto sui programmi o contenuti”.

“In questi giorni ho recepito un messaggio di grande entusiasmo – continua Cipriano – Io sono una persona cauta, ma noto un consenso diffuso intorno a noi. Ho notato il giusto entusiasmo nei nostri confronti. Sento che monta intorno a noi grande consenso. E soprattutto sono convinto che otterremmo la vittoria domenica prossima, ma soprattutto Avellino si liberà di malgoverno”. 

Cipriano si è po concentrato sul progetto per far ripartire San Tommaso: “Un dato è chiaro: ci sono diecimila avellinesi qui – ammette – E’ una parte fondamentale del comune di Avellino. E’ un quartiere che ha bisogno di molta attenzione. Il nostro obiettivo è trasformare San Tommaso o Rione Mazzini da quartieri dormitori a quartieri che abbiano funzionalità per la città. Quest’area ha bisogno di un grosso riammodernamento. E soprattutto sarà necessario introdurre il sistema di videosorveglianza”. “Lo Stadio Roca è molto importante – continua – E’ una grande opportunità, ma anche un grande problema. Questo quartiere ha una squadra in forte risalita (San Tommaso neo promosso in Serie D, ndr.) c’è un campionato da giocare, ma non c’è la possibilità di giocare in quello stadio. Nonostante ciò siamo costretti a mandare i nostri ragazzi o atleti fuori dal quartiere. Il secondo immobile è la palestra ormai abbandonata da anni che è costata circa cinquecentomila euro. Tutto ciò si mette in moto con poco offrendo servizi a tutti”.