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Avellino – L’ex Ministro, Ortensio Zecchino, indagato con l’accusa di ricettazione e riciclaggio relativamente ad alcuni libri antichi sequestrati lo scorso aprile dai militari del Nucleo di tutela del Patrimonio Artistico e Culturale di Roma è stato ascoltato nella giornata di ieri dal sostituto procuratore Marilia Capitanio.

Interrogatorio alquanto lungo, quello di Zecchino, durato circa un’ora e mezze durante il quale l’ex ministro dell’Istruzione, nonché attuale presidente del centro di ricerca “Biogem” del Tricolle. Accompagnato dal suo avvocato Vincenzo Rengardi, ha depositato una memoria difensiva con lo scopo di chiarire al meglio la propria deposizione. Zecchino ha precisato come i testi a lui sequestrati non corrispondano a quelli spariti dalla Biblioteca “Mancini” della città di Ariano Irpino.Un sequestro, quest’ultimo, annullato dal Riesame, prima che il Pubblico ministero firmasse, nuovamente, un ulteriore decreto di sequestro che fu impugnato, in seguito, dall’avvocato di Zecchino, che riuscì ad ottenere il dissequestro di solo uno dei volumi. Gli inquirenti però, sembrerebbero continuare a credere che, i libri scomparsi dalla Biblioteca “Mancini”, posseggano elementi di corrispondenza e compatibilità con quelli ritrovati in quel- la del Centro Europeo di Studi Normanni.