- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

“C’è stata molta sfortuna, ma non siamo stati visti di buon occhio dagli arbitri. Mi sono lamentato con il Presidente Marani. Giovedì, alle 14:30, ci incontreremo a Roma per parlarne. Quando è troppo è troppo. Già non siamo stati assistiti granché dalla fortuna, diciamo così, come è successo alla Juve Stabia“. Il presidente dell’Avellino, Angelo Antonio D’Agostino torna a parlare ai microfoni di Prima Tivvu’, nel corso di Contatto Sport.

Il chiaro riferimento va alla partita di sabato persa contro il Giugliano: ” Era iniziata bene, poi la partita ha assunto una conformazione diversa da quelle che erano le aspettative, anche perché condizionata da una serie di episodi. Su questo, ci stiamo lavorando. Sicuramente il nostro club non è stato favorito da nessun tipo di arbitraggio quest’anno. Le cose girano in maniera sbagliata. Poca fortuna, ma anche da parte degli arbitri non siamo stati visti di buon occhio”. D’Agostino si è poi allineato alle parole di Giorgio Perinetti: “Condivido pienamente le sue parole, perché al di là dell’errore che ci può essere, irridere un tesserato è un comportamento completamente fuoriluogo. Bisognerebbe trasmettere la massima serenità, poi si può perdere e si può vincere. Sono arbitri giovani, possono sbagliare, ma l’importante è che le sorti di un club non vengano condizionate da decisione così e da arbitri così”.

“Non sono soddisfatto – ammette D’Agostino – Perché per esserlo dovevamo essere primi. Noi stiamo vedendo quest’anno un campionato molto particolare, perché chi ha speso di meno è avanti, chi ha speso di più è dietro. Il calcio non è una scienza esatta, perché squadre che hanno investito come noi sono attardate, mentre è avanti chi ha investito il 30% rispetto a noi. Poi, è chiaro che non è finita, perché ci sono playoff e questa squadra ha tutto per poter emergere. Siamo partiti con due sconfitte consecutive, per poi rimodulare la parte tecnica, cambiando l’allenatore”. E sul rapporto con Michele Pazienza, D’Agostino è chiaro: “C’è un rapporto molto professionale – conclude –  Quando si stabiliscono budget e obiettivi, si opera”. “

Al di là delle aspettative e delle pressioni, vorrei ringraziare i tifosi per i loro sacrifici, ma chiedo loro di stare vicino alla squadra. Noi non possiamo buttare a mare tutto, perché noi abbiamo una squadra forte e possiamo giocarci queste cinque partite con la giusta tranquillità, restando più uniti. Sono prima uomini e poi calciatori, sono veri professionisti, loro più di noi vogliono vincere – conclude D’Agostino Abbiamo tutto quello che ci serve per puntare a quello a cui vogliamo arrivarequella direzione. Poi l’obiettivo può arrivare e non arrivare, è chiaro. Qualora non dovessimo andare in B, non smantelleremo nulla, al contrario di quanto fatto post Foggia qualche anno fa. È chiaro che se non dovessimo andare in B, ci sarebbe qualcosa da rivedere, perché qualcosa che non sarebbe andato nel verso giusto. Ma non ci voglio nemmeno pensare”.