- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

La vertenza della depurazione industriale torna sul tavolo della Prefettura di Avellino.
Dopo la fumata nera della scorsa settimana e la protesta dei lavoratori Asidep che qualche giorno fa si sono incatenati davanti ai cancelli del Consorzio di Pianodardine, domani mattina è stato fissato un nuovo incontro a Palazzo di Governo, per reiterare la richiesta di una soluzione ad una vertenza che mette a rischio il futuro del settore e dei 58 dipendenti.

I lavoratori protestano non solo per il mancato pagamento degli stipendi -ad oggi vantano due mensilità arretrate- ma anche e soprattutto per l’assenza di prospettive.

Intanto il giudice delegato al fallimento di Asidep ha rinviato a martedì l’incontro per entrare nel merito e decidere se affidare la depurazione al Consorzio Asi.

In vista dell’incontro di domani i sindacati annunciano battaglia. Giuseppe Zaolino della Fismic ne fa anche una questione politica: “Difendere i poteri forti in Irpinia o stare dalla parte di 58 lavoratori di ASIDEP che stanno per essere licenziati?”, domanda dopo che la
delegazione unitaria di lavoratori ha avuto un contatto telefonico  con il segretario PD  Nello Pizza.
“All’avvocato Pizza – prosegue Zaolino- abbiamo esternato la posizione ufficiale che domani tutto il sindacato Irpino annuncerà in prefettura:
1) no secco alla proposta irricevibile di IrpiniAmbiente
2) pagamento dei due stipendi arretrati
3) nelle more dell’espletamento della gara per la gestione dei depuratori per i prossimi anni, si chiede il passaggio diretto all’Asi
4) ripristinare il funzionamento dei depuratori messi a dura prova per la mancata manutenzione”.

Se non dovessero arrivare risposte  i lavoratori confermeranno lo sciopero con conseguenze gravi sul funzionamento delle fabbriche del cratere.