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In passato si chiamavano scuole Magistrali “Paolo Emilio Imbriani” e rappresentavano quasi, almeno nell’opinione pubblica, una succursale per gli studenti che non se la sentivano di affacciarsi al mondo dei licei

Quella che nel 1866 nacque come Istituto Femminile, con la riforma Gentile del 1923 divenne Regio Istituto Magistrale “P.E.Imbriani” e si aprì anche agli alunni di sesso maschile attivando nel tempo con gli indirizzi umanistici, scientifico-tecnologico, socio-psico-pedagogico e linguistici.

Dopo i primi anni 2000 una scuola che, in realtà, sin dalla sua nascita aveva già tracciato la strada gloriosa di una formazione scolastica seconda a nessuno aprendo le porte ad allievi ed educatori (tra i quali ricordiamo almeno Leopoldo Cassese, Emanuele Papa, Olindo di Popolo), si è ufficialmente eratta a Liceo Statale “P. E. Imbriani” conservando gli indirizzi  Linguistico- Musicale e Coreutico sezione Musciale- Scientifico- Scienze applicate, mentre le materie umanistiche sono state attivate al liceo Statale “Publio Virgilio Marone”.

In oltre un secolo l’Imbriani, oggi guidato dal Dirigente Sergio Siciliano, è diventata una delle scuole più prestigiose dell’Irpinia e del Mezzogiorno e con il passaggio a Liceo reinterpreta ed arricchisce la sua più che secolare funzione di educazione ed istruzione.

Situata dal 1972 all’ingresso del campus scolastico di Contrada Baccanico, la crescente richiesta di iscrizioni nei decenni ha comportato più volte lo spacchettamento della popolazione scolastica in sedi succursali, e più volte si è anche rimodernata dentro e fuori per mettersi al passo coi tempi.

Una struttura, quella di proprietà provinciale, che ha visto nascere amicizie, amore, sogni, passioni, ma soprattutto ha visto formare innumerevoli e prestigiose generazioni di avellinesi,  oggi affermati professionisti.  Una mensione particolare anche al corpo docente che si è succeduto e che, con umiltà e dedizione, ha portato avanti una nobilissima opera di istruzione e di educazione.

Tutti coloro che hanno insegnato o percorso i propri studi superiori all’Istituto Imbriani conservano almeno un ricordo tra i corridoi, nei bagni, nella palestra, nell’atrio.

Ricordi che di qui a qualche mese dovranno essere solo custoditi nel cuore come un tesoretto inestimabile quando, alla fine dell’anno scolastico, il Liceo Imbriani diventerà un cantiere per essere abbattuto.

Lo ha confermato qualche settimana fa il Presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, all’approvazione del bilancio provinciale. Tra i sostanziali investimenti per il settore scuola, sono stati appostati 13 milioni per l’abbattimento della struttura di Contrada Baccanico, ormai carente di criteri di sicurezza e sismici, per la ricostruzione
di un edificio ex novo e moderno, antisismico, più efficiente dal punto di vista energetico.

All’avvio del nuovo anno scolastico, il prossimo 13 settembre, gli alunni del liceo Imbriani saranno trasferiti nella sede unica poco distante dell’ex Istituto per Geometri, e in attesa dei lavori di realizzazione della nuova struttura.

In tanti si stanno rammaricando per l’annunciata seppur necessaria demolizione della scuola, in attesa che la struttura verrà riedificata nello stesso posto ma con criteri più contemporanei.  Ma l’onda emotiva è comunque grande perchè quelle mura conservano un valore affettivo per tante generazioni e verso la quale si nutre un forte senso di appartenenza.

Ma per una storia che finisce, come insegna la vita, dietro l’angolo è pronta una nuova e ancora più gloriosa storia. The show must go on.