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Quasi 39 anni di età, un matrimonio a coronamento di un grande amore e la paternità in arrivo. Ma quando parla di calcio Fabio Scippa resta un bambino ancorato ai sogni che ha cullato durante una carriera importante e che lo vede ancora protagonista. Ieri, tanto per far capire quanto si è legato alla nuova avventura all’Abellinum, quando si è visto, dopo minuti di tentennamenti, sventolare il secondo giallo ci è rimasto malissimo perchè non lo avrebbe meritato. Minuto 92 di Montesarchio – Abellinum, punteggio 5 a 2, Scippa cade ma non simula, l’arbitro ci casca e gli sventola il secondo giallo che gli priverà la sfida del prossimo week-end contro la sua ultima squadra, il Grotta. “L’arbitro ha preso una svista colossale – ha esordito Scippa – perchè sono caduto a terra dopo un piccolo contatto con un avversario ma non ho nemmeno protestato. Ci ha messo diversi minuti prima di cacciarmi, aveva tirato fuori il cartellino dal taschino ma non trovava la forza di sventolarmelo sotto il naso. Anche gli avversari hanno provato a fargli capire che stava sbagliando, ma non ne ha voluto sapere nulla”.

 

Una decisione che ti priverà di scendere in campo contro il tuo recente passato. “Ebbene si, non per un senso di rivalsa, ma solo perchè avrei voluto esserci per dare una mano ai miei compagni. Col Grotta non ci siamo lasciati benissimo, ringrazio mister Ferraro per avermi scelto in estate ma a dicembre la società non è stata chiare e mi sono ritrovato svincolato dopo che mi avevano garantito che rientravo nei loro piani. Mi sono sempre messo al servizio della squadra, ero il classico attaccante centrale che doveva creare gli spazi per gli altri e l’ho fatto senza battere ciglio”.

Finita l’esperienza col Grotta, è nata questa possibilità con l’Abellinum, all’apparenza disperata vista la posizione di classifica. “Ho accettato l’Abellinum perchè ho avuto la fortuna di conoscere Gianluca Della Rocca, una persona speciale che mi ha colpito per il suo modo di relazionarsi e per la sua esperienza di vita. Mi voleva fortemente in estate, ora finalmente posso giocare per una squadra che ha un’impresa da compiere, non del tutto disperata. Stiamo peccando un pò in fase difensiva e nel gestire il risultato. Anche ieri a Montesarchio siamo andati in vantaggio poi ci siamo abbassati troppo e non abbiamo più visto il pallone. Ma la lotta salvezza è ancora aperta, davanti a noi non corrono e crediamo di non essere inferiori alle dirette concorrenti. Abbiamo da recuperare terreno ma con gli innesti di dicembre possiamo recuperare il gap che ci divide almeno dal terz’ultimo posto che ci consentirebbe di giocare i play-out”.