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Tappa al carcere di Ariano Irpino per una delegazione dell’Avellino guidata dal presidente Angelo Antonio D’Agostino e il direttore Giorgio Perinetti. All’appello hanno risposto presente anche Marco Armellino, Tommaso Cancellotti, Fabio Tito, Jacopo Dall’Oglio e Daniele Liotti. E non solo. Presente anche il Vescovo di Ariano Irpino-Lacedonia di monsignor Sergio Melillo. “Sono momenti che fermano il tempo – dice D’Agostino – Ma soprattutto che ci sono realtà diverse, persone meno fortunate o che hanno delle difficoltà. E’ giusto che lo sport oltre ad essere divertimento è anche social, noi abbiamo risposto presente a questa iniziativa”. “Il carcere deve servire a correggere gli errori fatti non penalizzare o peggiorare la situazione – continua – E’ giusto che si facciano anche discorsi politici su questi aspetti”. E sul campionato, D’Agostino è chiaro: “Spero di fare una grande partita, magari non come l’ultima – sottolinea – Speriamo di chiudere questo campionato in maniera dignitosa per i nostri tifosi poi blindiamo il secondo posto per affrontare al meglio i playoff. Noi ci crediamo”.

“E’ un’iniziativa molto importante – fa eco, Perinetti – Magari lo sport permette di riavvicinarsi ad una realtà molto più sensibile. Nello sport ognuno cerca la vittoria ma deve mettere in preventivo anche la sconfitta, è un fatto momentaneo se si pensa a recuperare. Non è la volta che si può cadere ma quanto alla capacità di rialzarsi“. Perinetti torna sulla sconfitta di Taranto ma si proietta anche al futuro: “E’ vero siamo usciti sconfitti in una partita che non ha visto impegnati i portieri – dice – Certamente ci auguriamo che la squadra possa ripartire in modo pieno soprattutto per il secondo posto anche perché ci aspettano dei playoff davvero durissimi. Saltare un turno non sarebbe poi così male. L’evento di oggi – conclude – E’ utile anche per un messaggio da portare all’intero gruppo”.