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Un destino infausto sin dalla loro installazione per l’opera definita “Pensatori irpini”, posizionata nel 2018 in una piccola area verde in via de Sanctis, a pochi passi dalla sede della Posta Centrale.

I due volti bronzei  realizzati da  Arcangelo, al secolo Arcangelo Esposito, artista nato ad Avellino nel 1956 e adottato da Milano, hanno sempre scatenato non poche polemiche e sarcasmo soprattutto tra gli avventori del web che ne contestarono il risultato finale probabilmente perchè non amanti dell’arte contemporanea, oltre che i costi per il Comune, 25mila euro.

Successivamente  scomparvero le teste di bronzo e qualcuno pensò al furto,  solo successivamente si venne a sapere che furono solo momentaneamente rimosse dai loro bastimenti perchè necessitavano di alcuni accorgimenti antiruggine.

Ed ecco che negli ultimi giorni è tornato il mistero: una delle teste dei “due pensatori” è di nuovo sparita dalla suanaturale postazione: anche in questo caso interventi di manutenzione o stavolta sono state davvero trafugate?

Stavolta pare prendere più quota l’ipotesi del raid vandalico, posto che manca solo una scultura e, se anche in questo caso ci fosse stato lo “zampino” del Comune, certamente sarebbero state prelevate entrambe.