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Avellino – “Sono molto entusiasta – spiega Giovanni Ignoffo – Ho accettato questa sfida, ma soprattutto non mi tiro indietro. Non vedo l’ora di entrare in campo per trasmettere ai miei ragazzi il vero valore di Avellino. Sono sicuro che la squadra daranno il massimo”. “Sarà il nostro entusiasmo a guidarci. Non c’è nessuna rassegnazione – spiega – Non esiste questo termine ad Avellino. In mezzo a questi ‘guai’ ci vorrebbero stare altri tecnici. Io sono orgoglioso qui”.

Il rapporto con Cinelli: “Io e Daniele abbiamo vissuto dieci anni insieme. Fin dal primo giorno qui, nel 2000, ho capito che ragazzo era. Siamo abituati a soffrire. Conosciamo a memoria il nostro percorso. Dalle difficoltà si esce fuori con gli uomini. Alle volte condividiamo parole che non diciamo. Nutriamo una sintonia che ci porta ad avere grande complicità. Utilissimo per noi. Condividerò tutto con Cinelli. La collaborazione è fondamentale”.

Credo tattico: “Abbiamo stipulato, insieme allo staff, una piccola progettazione. Dobbiamo muoverci giorno dopo giorno per integrare la partenza iniziale. A me piace parlare con il ‘noi’. Da soli non andiamo da nessuna parte. E’ un messaggio che va a tutti dalla stampa alla tifoseria. Ragioniamo con noi, ma vogliamo puntare ad una prerogativa per uscire vincenti da questa situazione”.

Juniores: “Il campionato di LegaPro è uno step differente dalla Berretti. Ci sono dei ragazzi di valore che saranno utili alla sua causa”. “Qualcuno potrebbe arrivare dal Palermo, ma altri si sono accasati altrove…”

Riconferme: “Il direttore sta lavorando su alcuni profili visti, ma al momento non vogliamo fare nomi”.

Tifosi: “Se la gente vedrà dei gladiatori in campo ci verranno dietro. Abbiamo chiesto al direttore prima degli uomini e poi dei calciatori. Sarà l’aspetto morale a fare la differenza. Noi abbiamo chiesto che possano superare le difficoltà. Non basterà solo la maglia sudata, ma servirà uscire dal campo piena di fango e strappata”.

La scelta: “So bene cosa può darti Avellino. Attraverso questa piazza sono diventato uomo e calciatore. Questa piazza è una importante che può essere un trampolino di lancio. Se fai bene qui ti vengono a cercare le grandi squadre”.

Contatti: “E’ stato fatto tutto in maniere velocemente. Ad Avellino non si può dire no”.

“Il mio saluto va a Giovanni Bucaro – ammette Daniele Cinelli – Sono stati mesi intensi. Abbiamo vissuto emozioni indimenticabili. In questo momento il mio pensiero va a lui. Voglio ringraziarlo a nome di tutta la mia famiglia”. “Ho sempre ragionato con il cuore, ma non sempre porta bene. Tutto ciò è un percorso che continua. Sono rimasto con molto entusiasmo. Questa piazza mi da emozioni uniche altre società possono darmene”.

Il ritardo: “Le belle parole lasciano il tempo che trovano. Siamo ben consapevoli del gap che troveremo da qui in avanti. Ora dobbiamo ridurlo nel breve tempo possibile. Diremo ai ragazzi di rimanere uniti più che mai”.

Partenza: “E’ importante creare sensazioni positive fin da subito. Stiamo iniziando a preparare i primi allenamenti. Dovremmo confrontarci con squadre che sono più pronte di noi. In me c’era dispiacere e malessere, ma nel momento in cui sono stato chiamato è ripartita la scintilla”.