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Creare un’alternativa autorevole, credibile e quanto più ampia possibile, restando comunque nei ranghi del centrosinistra e comunque dell’area progressista, evitando una nuova e dolorosa debacle elettorale, come già accaduto nel 2019.

Il tentativo nel tentativo, e i presenti non lo nascondono, è anche quello di trovare una rinnovata unità interna, non solo nel Pd stesso, ma anche tra le varie anime della sinistra cittadina che non sempre si sono trovate sulla stessa lunghezza d’onda, men che meno in fasi elettorali calde. E la vittoria di Gianluca Festa di 4 anni fa è un segnale anche in tal senso.

Non ultima, l’esigenza di frenare quella che le forze politiche cittadine presenti allo stesso tavolo –Pd, M5S, Sinistra Italiana, SiPuò, App e Controvento- definiscono “la deriva a destra” dell’amministrazione Festa e dei suoi alleati, seppur mascherata dal civismo.

Muove da questi presupposti la prima Assemblea pubblica organizzata dai partiti antagonisti alla colazione del sindaco uscente, tentando di giocare d’anticipo (ma nemmeno troppo posto che Festa già è in piena campagna elettorale ndr) anche in termini di stabilità interna alla coalizione ed evitando l’implosione al momento della scelta del candidato sindaco.

Per una nuova Avellino protagonista in Irpinia e in Campania” il titolo scelto per il confronto tenuto al Viva Hotel alla presenza di un nutrita pattuglia di amministratori vecchi e nuova, militanti partitici, mondo dell’associazionismo.

Un primo passo per percorrere una strada ostica e,  anche da questo punto di vista i vari interventui si trovano d’accordo, non creare frizioni per strada, soprattutto anche in termini di scelta della candidura apicale.

A invocare il momento dell’unità e la scelta condivisa di un leader carismatico, ad apertura dei lavori, è l’ex vicesindaco Tonino Gengaro che, non a caso, ricordo i tempi del sindaco Antonio Di Nunno, auspicando una nuova primavera degli anni 90 quando “Tonino– ricorda un emozionato Gengaro- mise in campo una squadra di professionisti, con un Consiglio comunale fatto di giovani”.

Si trova d’accordo l’ex parlamentare Giancarlo Giordano,  ammentando gli errori “che tutti noi abbiamo compiuto negli anni. Ma vedere oggi questa sala così piena e partecipata, vuol dire che il tentativo che stiamo mettendo in campo è giusto. E’ la politica che sta rispondendo, l’urgenza è di creare un’alternativa al malgoverno di Festa e dei suoi alleati di destra. Certo, siamo solo all’inizio e dire che sarà tutto semplice, vorrebbe dire mentire. Con lealtà, determinazione e umilità però possiamo farcela”: 

Leonardo Festa, ex consigliere comunale, ricorda l’esperienza delle primarie per la scelta del candidato alla Segreteria nazionale del suo partito, il Pd, come segnale per rompere gli schemi “e non perdere altro tempo”.

A invocare le primarie per la scelta del candidato sindaco, anche Vanni Chieffo, storico dirigente dei dem.

C’è anche il Movimento 5 stelle che, per voce del consigliere regionale Vincenzo Ciampi, accetta la sfida del campo largo ma pone legittimi paletti non solo alla scelta del candidato sindaco ma anche alla costruzione dell’intera colazione. “Evitiamo accozzaglie, tentiamo un’alleanza nel segno della condivisione”.

Si susseguono gli interventi dei consiglieri comunali di minoranza del comune di Avellino, da Francesco Iandolo a Nicola Giordano che sottolineano la difficoltà ma anche la costanza a fare opposizione ad una maggioranza “abituata solo ad applaudire il sindaco, svilire il ruolo del Consiglio fino a creare un clima di “minacca”, e l’alzata di mano al momento dei voto dei provvedimenti”.

All’Assemblea anche il contributo del consigliere regionale dem Maurizio Petracca che, in premessa si complimenta con tutti partecipanti, a partire dalla Segreteria del Pd, per aver costruito le basi per arrivare all’Assemblea di oggi: “E’ innegabile che il centrosinistra negli anni non è sempre stato unito e questo ha determinato anche la vittoria di altri. Oggi abbiamo una chiara connotazione politica per costruire una sana proposta con un civismo vero. Non facciamo paragoni con le dinamiche regionali e quelle cittadine: il nostro obiettivo è mettere in campo tutte le forze che si ritrovano nel centrosinistra”.

E sul candidato sindaco. “Occorre un profilo autorevole, la figura va individuata quanto prima contro la regia unica degli avversari. Occorre un leader che guidi un progetto serio per la città e non la mediazione su una figura al ribasso”.

Su Festa e i suoi alleati: “Io rispetto tutti e le scelte di tutti, ma è innegabile che oggi Festa è alleato con un mio collega consigliere regionale che qualche giorno fa è passato nel centrodestra. Alle politiche hanno votato in massa il centrodestra, e  nemmeno questo è un segreto, se non di Pulcinella!”.