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Avellino – E’ bufera giudiziaria per l’Alto Calore Servizi. L’’indagine della Guardia di Finanza, coordinata dal procuratore regionale Michele Oricchio, e gli inviti a dedurre spiccati nei confronti di sedici persone, tra ex presidenti, dirigenti, membri del Cda e del collegio sindacale, è stata notificata l’archiviazione, a firma del Vice Procuratore Generale della Corte dei Conti Ferruccio Cabaldo, nei confronti dell’ormai ex numero uno della società Lello De Stefano, del sindaco di Altavilla Irpina Mario Vanni e di Maria Lucia Chiavelli. Citati in giudizio, invece, tutti gli altri coinvolti nell’inchiesta, tra cui l’ex presidente Franco D’Ercole. La lista continua con l’ex sindaco di Montemiletto Eugenio Abate, membro del cda dal 2010 al 2013. 

Ci sono anche Fernando EnricoMaria PastorePellegrino Vassallo e Floriano PanzaEduardo Di Gennaro, direttore generale dal 2006 al 2015, Francesco Gallo, dirigente alla direzione del servizio utenza commerciale dal 2004 e del servizio amministrativo e finanziario dal maggio 2010. Oreste MontanoAntonio SpinielloIlario SpinielloGianluca GallettiGennaro Santamaria e Attilio Santoro.

Un danno erariale di circa 12 milioni di euro.  La Corte dei Conti accusa l’ente idrico irpino-sannita di incapacità nella riscossione crediti. Il tutto risale alla gestione che va dal 2008 al 2012. L’ex presidente, De Stefano, ha dichiarato: “Sono sollevato di questa archiviazione, in questi cinque anni, abbiamo sempre fatto il nostro dovere”. 

Soddisfatto anche il primo cittadino di Altavilla Irpina, Vanni, che attraverso una nota dice: “Con l’assistenza legale degli avvocati Stefano Sorvino e Giovanni Colacurcio ho descritto dettagliatamente, ai magistrati della Corte dei Conti, tutte le attività da me poste in essere e volte ad incrementare gli incassi delle morosità delle utenze dell’Alto Calore e prima che venissi, improvvisamente ed ingiustificatamente, trasferito presso la sede di Ariano Irpino forse solo perché non indosso la casacca politica di chi oggi gestisce l’azienda.

Prendo atto con grande soddisfazione che, un soggetto terzo, altamente qualificato e svincolato da ogni logica di appartenenza politica quale la Corte dei Conti, ha ritenuto ampiamente corretto il mio operato di dipendente accusando l’azienda di aver nascosto i miei atti durante le verifiche della Guardia di Finanza. Probabilmente se l’azienda avesse continuato un certo percorso, oggi, le casse sociali sarebbero certamente più ricche.

Questa è la miglior risposta che potessi dare a coloro che si sono accaniti contro di me in questi anni ed in particolare da quando rivesto la carica di sindaco di Altavilla, in uno spettacolo penoso e, a tratti, infantile. Anche questa volta hanno fatto cilecca.

Questa indagine apre una grande opportunità per la società Alto Calore e cioè quella di essere riconosciuta quale soggetto pubblico a tutti gli effetti a cui può e deve essere affidata la gestione del servizio lasciando alla regione ogni possibile azione volta al controllo degli obiettivi. Come sempre io sarò disponibile, qualora libero di progettare ed attuare le mie idee lavorative, a partecipare in prima linea ad una nuova epoca per la società Alto Calore”.