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Ariano Irpino (Av) – Cittadinanzattiva scrive alla direzione generale dell’Asl e al Direttore Sanitario Aziendale .

L’associazione che difende i diritti dei cittadini evidenzia una chiara discrepanza  sui tempi di attesa per le prestazioni strumentali  , tra quanto pubblicato dall’azienda sull’atto pretorio e  quanto si verifica nel momento in cui   gli utenti si prenotano presso il CUP  i medici o presso le farmacie. I tempi brevi  pubblicati dall’ASL si scontrano con quelli  biblici registrati dall’utenza nel momento in cui si rivolgono alla struttura pubblica.

Secondo l’associazione  dei cittadini  l’ASL non garantisce  “il “primo accesso” in maniera uniforme  ed equo su tutto il territorio aziendale perché non ha ancora suddiviso il territorio della ASL in specifici “ Ambiti di Garanzia “ territoriale a valenza distrettuale o sovra distrettuale”.

I tempi vengono rispettati “ scrive Cittadinanzattiva nella lettera “perché si offre al cittadino di Zungoli o di Montecalvo di effettuare la prestazione a Monteforte o a S. Angelo  dei Lombardi”, a più di 50 km di distanza cosa che spinge gli utenti a scegliere la via dell’intramoenia o a rivolgersi a privati.Si comprende cosi come, ad esempio,  si è riusciti a ridurre a 10 giorni i tempi di attesa per una Risonanza magnetica all’encefalo mentre ne occorrevano  85 ad ottobre e 62 a novembre 2017.Altro caso atipico è Eco(color) doppler TSA a riposo assicurato in tre giorni di attesa a gennaio 2018 mentre ne occorrevano 128 ad ottobre e ben  269 a novembre e che  poi, improvvisamente e senza alcuna giustificazione, è scomparso dalla possibilità di effettuare la prenotazione”. 

Dati “non rispondenti alla realtà dunque, secondo Cittadinanzattiva che rivendica anche una maggiore partecipazione  nell’organizzazione  così come previsto dalla nuova normativa regionale che considera l’informazione e la comunicazione come momenti fondamentali ed irrinunciabili nella strategia delle Aziende Sanitarie.

La Direzione Generale della ASL deve insomma , assicurare non solo l’informazione sulle modalità di accesso alle prestazioni  sul sito web ma verificare che le stesse siano facilmente accessibili, comprensibili , complete e , soprattutto,  che le prestazioni, sia se  erogate in regime istituzionale che in attività libero professionale, vengano usufruite in maniera equa su tutto il territorio della ASL”. L’associazione  va oltre e  chiede di conoscere il nome del Referente Aziendale Unico  delle liste d’Attesa.